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Sigarette elettroniche, in India non si scherza: 18 arresti per vendita sul web

La legge indiana non lo permette. Per oltrepassare il divieto, nella presentazione e mission aziendale si parlava genericamente di logistica e domini internet.

I Paesi asiatici sono i più severi a far rispettare le regole legate al mondo della sigaretta elettronica e del vaping in generale. Dopo gli arresti avvenuti in Thailandia per possesso abuusivo di sigarette elettroniche, la stampa indiana riporta la notizia di una operazione avvenuta una settimana fa a Noida, poco distante da Nuova Delhi, che ha portato all’arresto di 18 dipendenti di una azienda che vendeva sigarette elettroniche online. La legge indiana non lo permette. Per oltrepassare il divieto, nella presentazione e mission aziendale si parlava genericamente di servizi web e domini internet. In realtà, era un vero e proprio deposito di prodotti del vaping che venivano venduti online anche attraverso  social media e piattaforme di e-commerce. Le diciotto persone tratte in arresto erano dipendenti dell’azienda. Il titolare risulta irreperibile.

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