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“Paragonare la sigaretta elettronica a quella classica, è come paragonare una pistola a tappo a un cannone”. Queste le parole del professore francese Gerard Dubois a commento delle dichiarazioni dell’Organizzazione mondiale di sanità sulla sigaretta elettronica. L’accademico d’Oltralpe, docente di Salute pubblica, è presidente onorario dell’Alliance contre le tabac dal 2007 e del Comité national contre le tabagisme dal 2003. Dal 2010 presiede la commissione sulle dipendenze dell’Academie de medicine e, fra i numerosi incarichi del passato, annovera anche la partecipazione, fra il 1999 e il 2002, alla Commissione per un’Europa senza fumo dell’Oms.
Dunque non un outsider della scienza, né un giovane ricercatore in cerca di gloria. Proprio per questo i giudizi di Dubois hanno un peso specifico importante per l’opinione pubblica francese. Nel corso di una trasmissione radiofonica, l’accademico ha parlato di “un errore di comunicazione incredibile”, riferendosi al rapporto globale sul fumo dell’Oms ma, soprattutto, al comunicato diffuso dall’agenzia di stampa France Presse, che definiva le sigarette elettroniche “incontestabilmente nocive”. Parole, quelle di France Presse, che hanno dato l’imprinting a tutti i media francesi. Situazione analoga a quanto accaduto in Italia dopo il primo lancio dell’Ansa.
“Non esiste in commercio – ha spiegato Dubois alla radio – un prodotto più pericoloso della sigaretta, che uccide la metà dei suoi consumatori”. E poi ha spiegato con un esempio pratico: “Paragonare la sigaretta elettronica a quella classica, è come paragonare una pistola a tappo a un cannone”.