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Sono 3,2 milioni in Gran Bretagna gli utilizzatori di sigaretta elettronica, cioè il 6,3% della popolazione. Questo quanto emerge dalle ultime rilevazioni, relative al 2018, raccolte dall’Office for National Statistics in collaborazione con Public Health England e pubblicate oggi. Secondo il rapporto “Adult smoking habits in the UK: 2018”, il tasso dei fumatori dai 18 anni in su nel Regno Unito è pari al 14,7%, cioè circa 7,2 milioni di persone. Numeri che rappresentano, si legge nel documento, “un declino statisticamente significativo di oltre 5 punti percentuali dal 2011 ad oggi”. Più in particolare a fumare sono il 14,4% degli adulti in Inghilterra, il 15,9 in Galles, il 16,3 in Scozia e il 15,5% nell’Irlanda del Nord.
Fumano più gli uomini delle donne – 16,5% contro 13% – e la fascia di età con il maggior numero di tabagisti (il 19,2%) è quella compresa fra i 35 e i 49 anni. Un fumatore su quattro (il 25,5%) svolge un lavoro di routine o un’occupazione manuale, mentre solo uno su dieci (10,2%) ha un ruolo manageriale o è un professionista. A dimostrazione di come le disparità sociali e sanitarie vadano ancora a braccetto nel Regno Unito. Il 58,4% dei fumatori con più di 16 anni intervistati dichiara di voler smettere, mentre ad aver smesso fra coloro che hanno mai fumato è il 61,3%.
Ma veniamo ai dati sull’uso dell’e-cigarette. La percentuale degli svapatori, come detto, è il 6,3 della popolazione (era il 5,5% lo scorso anno), un dato in netta crescita dal 3,7% del 2014, quando L’Office for National Statistics ha iniziato a raccogliere i dati. Utilizza la sigaretta elettronica il 7,7% degli uomini e il 5% delle donne. L’età in cui si concentra la percentuale più alta di svapatori, l’8,1%, è quella compresa fra i 35 e i 49 anni. E questo già indica abbastanza chiaramente che si ricorre al vaping per smettere di fumare. Infatti, spiega il rapporto, la percentuale dei vaper è più alta fra i fumatori (15%) e gli ex fumatori (12,8%). Solo lo 0,8% di chi utilizza la sigaretta elettronica dichiara di non aver mai fumato.
La ragione più frequente per l’utilizzo dell’e-cig è come aiuto per smettere di fumare: è appunto il 52,8% dei vaper a dichiarare di usarla a questo scopo. Dunque il Regno Unito pare fare progressi nella sua lotta contro il tabagismo e i dati dimostrano chiaramente come a una diminuzione dei fumatori corrisponda un aumento degli svapatori. Questo è stato in gran parte possibile dalle politiche di sostegno della riduzione del danno adottate dalle istituzioni sanitarie e dal governo britannici. Non ci resta che augurarci che facciano scuola anche da noi.