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Sigarette elettroniche, perché negare ai fumatori la riduzione del danno?

Se lo chiede il chirurgo oncologico spagnolo Fernando Bueno, portavoce di un gruppo operatori sanitari che promuove l'harm reduction.

Sono un chirurgo oncologico e conosco in prima persona la devastazione che il fumo produce nella salute. Quindi se esistono strumenti che possono aiutare i fumatori che non riescono a smettere né con la forza di volontà né con l’aiuto farmacologico, perché non utilizzarli?”. Una domanda che sembra quasi retorica rivolta dal medico spagnolo Fernando Fernandez Bueno (in foto, a destra) dell’Ospedale Gómez Ulla di Madrid ai lettori del settimanale El Economista. Il chirurgo è il portavoce della Plataforma por la reducción del daño por tabaquismo, un raggruppamento di medici e operatori sanitari spagnoli di diverse specialità, attivo dal marzo scorso. Lo scopo è quello di fare pressione sulle istituzioni sanitarie spagnole, affinché introducano gli strumenti per la riduzione del danno, come la sigaretta elettronica, come complemento della lotta al tabagismo, ricalcando il modello della Gran Bretagna.
Un punto di vista, quello dei medici che ogni giorno si confrontano con i danni del fumo, che può essere molto utile a un Paese, la Spagna, dove fuma il 34 per cento della popolazione e dove in 15 anni le vittime del tabagismo non sono diminuite. Smettere di fumare, spiega Bueno, non è solo una questione di volontà, molti fumatori hanno bisogno di aiuto, farmacologico o di altro tipo. Eppure, continua il medico, “la realtà ci mostra che con le terapie tradizionali molti fumatori non riescono a smettere. Che facciamo con questi? Li abbandoniamo al loro destino, lasciando che continuino a fumare, pur conoscendo il danno a cui andranno incontro?”.
Come medico – spiega Bueno – ho il dovere di aiutare tutti i miei pazienti, compresi quelli che, pur provandoci, non riescono a smettere di fumare”. E dunque suggerisce la sigaretta elettronica, uno strumento che riduce drasticamente il danno da fumo. “Se parte della popolazione non riesce ad abbandonare il tabacco né da sola né con l’aiuto dei farmaci, perché negarle la possibilità di ridurre il danno alla salute?”, chiede con disarmante buonsenso?
La Plataforma por la reducción del daño por tabaquismo, però, non si limita alla pressione verso le istituzioni e gli operatori sanitari, ma svolge una forte attività divulgativa, rivolta al pubblico. Il sito online del gruppo è aggiornato con studi, ricerche e statistiche sulla sigaretta elettronica e sul fumo. Molto attivo è anche un canale YouTube, Medicina Clara, dove il dottor Bueno affronta in termini semplici argomenti medico-scientifici. Ed è proprio di qualche ora fa l’ultimo video in cui si fa il punto sulla ricerca scientifica sulle sigarette elettroniche, soffermandosi anche dell’infondatezza dei recenti allarmi provenienti dagli Usa.

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