© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Mentre l’Fda lancia appelli e strali contro le sigarette elettroniche, è una rete televisiva ad approfondire la questione e, parrebbe, dimostrare la vera causa della malattia che starebbe colpendo centinaia di persone negli Stati Uniti.
NBC News ha commissionato a CannaSafe, una delle principali strutture di test della cannabis della nazione, l’analisi delle ricariche contenenti Thc. E i risultati sono stati sorprendenti ai più ma non a chi opera da anni nell’ambito dei prodotti destinati alla vaporizzazione.
Quelli acquistati in negozi regolari non hanno evidenziato la presenza di sostanze tossiche, né di metalli pesanti, pesticidi o solventi residui come la vitamina E. Ma nei campioni acquistati nel mercato nero i risultati sono stati drammatici. Tutti i prodotti contenevano il già sotto accusa acetato di vitamina E in dosi anche superiori al 40 per cento; quasi tutti contenevano invece miclobutanil, un fungicida che si trasforma in acido cianidrico (prodotto dalla reazione tra il cianuro e un acido forte) se raggiunge medie e alte temperature.
Sarebbero dunque queste le sostanze ree di aver causato centinaia di ricoveri e sette decessi ufficiali (dodici ufficiosi) negli States. È importante ribadire che le cartucce al centro della polemica sono tutte caricate con sostanze psicoattive come il Thc adulterato nel mercato clandestino.