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Sigarette elettroniche, la svolta cinese: “Non servono i divieti, è sufficiente regolamentare”

L’agenzia regolatoria e di salute pubblica ha pubblicato la bozza degli standard e degli obblighi a cui saranno sottoposti prodotti del vaping.

La Cina si appresta a regolamentare il settore della sigaretta elettronica. Contrariamente a quanto era apparso qualche mese fa sui maggiori organi di stampa filogovernativi, l’agenzia regolatoria e di salute pubblica ha pubblicato la bozza degli standard e degli obblighi a cui saranno sottoposti prodotti del vaping. La Cina si è dimostrata lungimirante, anticipando perfino gli Stati Uniti in quello che punta ad essere un piano di salvaguardia della salute pubblica. “Non servono i divieti, basta semplicemente regolamentare” ha detto un portavoce dell’agenzia cinese ai microfoni di Caixxin. Secondo quanto riferito, la prima norma che entrerà in vigore molto presto sarà il divieto di vendita ai minori. Quindi, una apposita commissione lavorerà agli standard di sicurezza e di normazione della produzione e della vendita. Una sorta di Direttiva cinese sui prodotti liquidi da inalazione e sugli strumenti del vaping. L’industria di produzione avrà poi sino a due anni di tempo per allinearsi ai nuovi standard.
Anche grazie alla fiorente industria di produzione – il comparto cinese è il primo al mondo per ricavi, personale addetto e numero di impianti – i cinesi stanno sempre più volgendo lo sguardo verso i nuovi prodotti di somministrazione di nicotina a rischio ridotto. Nonostante l’ingombrante presenza di China Tobacco, la più grande azienda di tabacco al mondo – il governo ha avuto la lungimiranza di intervenire in maniera soft: da un lato proponendo una regolamentazione sopportabile, dall’altro dando il tempo alle aziende di adeguarsi. Per una volta la Cina ha qualcosa da insegnare anche all’Occidente.

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