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Commissioni Senato, maggioranza ballerina può giovare alla sigaretta elettronica

Pd e Cinquestelle possono appoggiarsi su un risicato vantaggio di partenza. Ma con l'incognita Gruppo Misto, senatori a vita e presidenza Bagnai.

Dopo la fiducia incassata nei giorni scorsi dal secondo esecutivo Conte, l’attività parlamentare può ricominciare con i lavori nelle commissioni che si apprestano a discutere e disegnare la nuova legge di bilancio. A differenza dello scorso anno, però, è cambiato lo scenario di fondo. Le presidenze non sono decadute: significa che molte sono rimaste in mano alla Lega nonostante sia passata all’opposizione. I numeri più incerti sono al Senato. Vediamo nel dettaglio la composizione – e i rapporti di forza – delle commissioni che riguardano più da vicino il mondo della sigaretta elettronica sia sul fronte economico (V e VI Commissione permanente) che su quello sanitario (XII Commissione permanente).
Maggioranza solida in Commissione Bilancio a presidenza del Movimento 5 Stelle. La coalizione di governo può godere in partenza di 14 voti contro gli 11 dell’aggregazione di centrodestra. Nessuna sorpresa dovrebbe quindi essere riservata ai provvedimenti voluti dalla maggioranza.
Le difficoltà potrebbero invece arrivare dalle altre due Commissioni in esame. Seppure sia presieduta da un altro esponente M5S, la Commissione Igiene e Sanità ha numeri altamente incerti. Pd e grillini raggiungono 11 voti, la Lega con gli altri partiti d’opposizione arrivano a 11. Mancano però nel computo altri due voti: la senatrice a vita Cattaneo e l’ex 5S, ora nel Misto, De Falco. Sarà quest’ultimo, con tutta probabilità, il vero ago della bilancia per ogni singola votazione.
Ancora più intricata la situazione in Sesta Commissione (Finanze e Tesoro). I numeri potrebbero dar ragione alla maggioranza di governo che è sopra 14 a 11, ma rimangono in stallo i voti dei senatori a vita Piano e Rubbia e di  Buccarella, fuoriuscito dal Movimento per entrare nel Misto. La vera incognita si chiama però Bagnai, ovvero il presidente che è autorevole esponente della Lega e ha già annunciato di non voler abbandonare il ruolo. Dalle sue mani, e sulla sua scrivania, passeranno tutti gli atti e gli emendamenti da destinare al voto o da dichiarare inaccettabili, disponendo dunque di un potere decisionale di priorità che potrebbe rivelarsi decisivo in molte situazioni di stallo.
Intanto, con il nuovo gruppo parlamentare creato da Matteo Renzi si potrebbero avere contrappesi differenti in seno alla maggioranza, che però non dovrebbero influire sui numeri dell’opposizione.

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