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“La sigaretta elettronica è innocente”. Con queste parole il noto pneumologo francese Bertrand Dautzenberg commenta la crisi di malattie polmonari scoppiata negli Usa ai microfoni dell’emittente Europe 1. In forze presso l’Ospedale de la Salpêtrière di Parigi e docente di tabaccologia all’università Pierre-et-Marie-Curie, Dautzenberg è stato fra i primi a guardare con curiosità prima e con favore poi alla sigaretta elettronica come strumento di lotta al tabagismo. Dare la colpa di quanto sta accadendo negli Usa all’alternativa al tabacco, per lui, è delirante. “Alcune persone – riassume efficacemente – hanno manifestamente abusato della sigaretta elettronica, mettendoci dentro un estratto oleoso di cannabis. È come la maionese, distrugge i polmoni. È per questo che stanno male”.
E poi continua: “È come se qualcuno con in circolo dieci grammi di alcool si mettesse alla guida e poi si desse la colpa all’auto”. “La sigaretta elettronica è innocente – ribadisce – è stata utilizzata come strumento per introdurre nei polmoni un prodotto tossico inadatto”. Dautzenberg rassicura anche i consumatori francesi in particolare e europei in generale sul fatto che sul nostro territorio questo tipo di liquidi sono vietati. La Francia, come tutti i Paesi europei, controlla severamente i prodotti presenti sul mercato attraverso l’Agence nationale de sécurité sanitarie de l’alimentation, de l’environment et du travail. Un controllo al momento ancora inesistente, invece, sul mercato americano.
Lo pneumologo francese è molto critico anche verso la decisione del presidente americano Donald Trump di proibire qualsiasi gusto diverso dal tabacco nelle sigarette elettroniche. La misura servirebbe a fermare la diffusione dello strumento fra i giovani, ma anche su questo Dautzemberg ha delle annotazioni da fare: “C’è un crollo del tasso dei fumatori fra gli alunni delle scuole superiori. Questo vuol dire che la sigaretta elettronica non è una porta d’ingresso nel fumo, ma piuttosto un suo concorrente o almeno un prodotto indifferente”.
Ovviamente, sottolinea il medico sollecitato dai giornalisti in studio, “la sigaretta elettronica non è uno strumento innocuo, ma è un male minore rispetto al fumo di tabacco”. E poi conclude: “L’Europa è molto più ragionevole degli Stati Uniti, che sono invece eccessivi nelle loro misure a favore o contro questo strumento”.