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Sigaretta elettronica, il Michigan vieta gli aromi nei liquidi

È il primo Stato Usa a prendere una misura così drastica. Gli operatori del settore e le associazioni dei consumatori pronti ad azioni di protesta e legali.

Sarà il Michigan il primo Stato americano a proibire gli aromi nei liquidi per sigarette elettroniche. La misura è stata annunciata ieri dal governatore Gretchen Whitmer, riguarderà sia i negozi fisici che le vendite online ed entrerà in vigore entro 30 giorni. Sarà valida per sei mesi con la possibilità di un rinnovo per altri sei, in attesa di una decisione definitiva del dipartimento della salute. La decisione del governatore avviene sull’onda emotiva dell’allarme sulla diffusione del vaping fra i minori. “La mia assoluta priorità – ha infatti dichiarato Whitmer – è salvaguardare i nostri giovani e proteggere la salute dei cittadini del Michigan”.
Da qui la decisione di vietare i gusti diversi da tabacco nei liquidi per sigaretta elettronica, responsabili, secondo un luogo comune piuttosto diffuso, di attirare i minori. E pazienza se diversi studi, molti dei quali realizzati proprio negli Stati Uniti, indicano che sono proprio gli aromi non tabaccosi ad attirare i fumatori e che vietarli si tradurrebbe in un aumento dei consumatori di sigarette tradizionali. Ma evidentemente il governatore Whitmer è disposta a correre il rischio.
Di diverso avviso sono, ovviamente, gli operatori del settore. Di “spudorato tentativo clandestino di divieto” parla Gregor Conley, presidente dell’American Vaping Association, che ricorda come negli Usa “le leggi siano fatte dai legislatori, non da governatori alla disperata ricerca dell’attenzione dei media”. Conley parla di uno sconvolgente tentativo di vietare un prodotto per adulti, ricordando pochi mesi fa l’organo legislativo del Michigan aveva già “saggiamente vietato la vendita dei prodotti per lo svapo ai minori”. Lasciando, dunque, intendere che, per proteggere i minori, sarebbe sufficiente sforzarsi di applicare quel divieto già in vigore.
Secondo Conley la decisione di Whitmer “determinerà la chiusura di centinaia di piccole imprese, ma potrebbe far ritornare decine di migliaia di fumatori alle mortali sigarette a tabacco combusto”. Ma all’orizzonte si profila anche il pericolo della crescita del mercato sommerso. “Il divieto – continua Conley – creerà un enorme mercato nero multimilionario per questi prodotti, cioè le stesse condizioni che hanno portato alla recente ondata di malattie polmonari, ora chiaramente collegate ai prodotti illegali per il vaping contenenti Thc”. L’Arican Vaping Association sarà affianco alle imprese e ai consumatori nella battaglia legale contro il divieto deciso dal governatore.
Molto preoccupata anche la Consumer Advocates for Smoke-Free Alternatives Association, la più grande associazione dei consumatori di prodotti alternativi al fumo degli Stati Uniti. Dopo aver ricordato che l’e-cigarette riduce il danno da fumo del 95% e che recenti studi dimostrano che l’83 per cento dei consumatori adulti usa liquidi con aromatizzazione diversa dal tabacco, l’associazione chiama all’azione tutti i consumatori. Per scongiurare il percolo, si chiede di contattare telefonicamente e per email tanto il governatore del Michigan che i legislatori, chiedendo il ritiro del divieto. Basterà per far giungere Gretchen Whitmer a più miti consigli?

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