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Agenzie sanitarie americane divise dalla sigaretta elettronica

Mentre l'Fda ha pubblicato un chiaro monito contro le cartucce illegali al Thc, il Cdc continua a consigliare genericamente di non svapare. Attirandosi molte critiche.

Il Centres for Disease Control and Prevention sta strumentalizzando una crisi sanitaria che è chiaramente legata al mercato illegale, allo scopo di creare il panico sui prodotti per sigaretta elettronica contenenti nicotina”. Gregory Conley, presidente dell’associazione American Vaping Association, attacca frontalmente l’agenzia governativa per la protezione della salute per come sta comunicando gli sviluppi dell’esplosione di malattie polmonari degli ultimi due mesi. Il Cdc, lamenta Conley, non ha ancora emesso un comunicato specifico sui pericoli delle cartucce contenente Thc di contrabbando, continuando a consigliare di astenersi dall’utilizzare le sigarette elettroniche in generale.
Una condotta che divide le due più grandi agenzie sanitarie americane. Alla fine della settimana scorsa, infatti, la Food and Drug Administration ha reso pubblico un comunicato chiaro, invitando i consumatori a proteggersi non svapando prodotti contenti Thc. “Poiché i consumatori non possono essere certi che i prodotti per sigarette con Thc non contengano acetato di vitamina E – scrive l’Fda – essi sono invitati a evitare di acquistare prodotti sulla strada e ad astenersi da utilizzare olio di Thc o a modificare i prodotti acquistati nei negozi specializzati, aggiungendovi qualsiasi sostanza”.
Questo perché nella maggioranza dei casi, i pazienti avevano utilizzato liquidi con Thc e, dai test di laboratorio, è emersa la presenza di acetato di vitamina E, usato come agente addensante nei liquidi di contrabbando. Nessuna “sostanza insolita” è stata invece riscontrata nei liquidi con nicotina sottoposti ad esame, come dichiarato da fonti dell’agenzia al quotidiano Washington Post. Per questo, anche se l’indagine non è ancora conclusa, l’Fda ha ritenuto di dover diramare un allarme specifico, per scongiurare altri casi. “E noi siamo d’accordo con L’Fda – commenta Conley – se non volete morire o finire in ospedale, smettete subito di svapare oli di Thc illegali”.
Il Cdc si difende dalle critiche, sostenendo che l’indagine non è conclusa e che non è ancora stata identificata la sostanza responsabile delle malattie. Dana Meaney-Delman, a capo dell’indagine, spiega all’agenzia Reuters di non essere ancora in grado di fare distinzioni fra i diversi prodotti. I dati esaminati, dice, dimostrano che il 60 per cento delle persone ospedalizzava utilizzava sia Thc che liquidi con nicotina, mentre il 20 per cento ha dichiarato di aver svapato solo liquidi con nicotina. Anche se, è bene notarlo, i molti medici hanno riportato una riluttanza dei pazienti ad ammettere l’uso di Thc, sia per la loro giovane età, sia perché in alcuni Stati la sostanza è ancora illegale.
Da settimane ormai anche Michael Siegel, docente di Salute pubblica all’Università di Boston, tuona contro il Cdc. “I parametri stabiliti per questa indagine – afferma – permetteranno di dare la colpa alla sigaretta elettronica. Questo mi dice che il Cdc preferisce proteggere il mercato illegale delle cartucce al Thc piuttosto che la salute dei nostri giovani. A quanto pare, poter continuare a demonizzare la sigaretta elettronica è più importante per loro”.
Gli fa eco Cristopher Snowdon dalle colonne del settimanale Spectator Usa. In un lungo e interessantissimo articolo sulla genesi di questa crisi e sulle ombre che la circondano, Snowden osserva: “Il Cdc sta facendo un gioco pericoloso. Quando sulle strade della Gran Bretagna arriva un lotto di droga cattiva, la polizia non avverte genericamente di non assumere droga. Invece descrive com’è questo lotto cattivo, in modo che gli utilizzatori riescano ad evitarlo. Perché? Perché dire alla gente di non assumere droga non funziona. Dire di evitare un particolare tipo di pillole di Ecstasy verdi, invece sì. Allo stesso modo, la politica del Cdc di consigliare alle persone di non svapare, non solo è un tacito suggerimento ai fumatori di continuare a fumare. È soprattutto un modo meno efficace di affrontare l’attuale ondata di ricoveri, rispetto all’avvertimento di evitare le cartucce al Thc del mercato nero”.

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