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Le sigarette elettroniche hanno salvato la vita a milioni di persone

Appello degli oltre 500 tra esperti e medici a Washington per il Global Tobacco e Nicotine Forum: "Non demonizzare le sigarette elettroniche".

Non demonizzare” il settore delle sigarette elettroniche e dei prodotti a tabacco riscaldato che “hanno permesso negli ultimi anni di salvare milioni di americani riducendo i danni per la salute”. È l’appello degli oltre 500 tra medici ed esperti riuniti a Washington (Usa) in occasione del Global Tobacco e Nicotine Forum.
Lavori aperti da Elise Rasmussen, fondatrice e direttrice esecutiva del Gtnf: “Stiamo vivendo un momento critico per questa industria in cui c’è una visione conflittuale sui nuovi prodotti e il loro utilizzo, ma noi crediamo che la che cosa migliore sia il dialogo tra i vari soggetti e condividere le scelte future insieme”. Oltre ai casi di malattie polmonari legate al consumo, pare, di sostanze illegali usate nei dispositivi per la vaporizzazione, ad allarmare il settore è la scelta di alcuni governatori e sindaci negli Usa di vietare in toto o in parte le e-cig. Una decisione che per Michiel Reerink, presidente del Gtnf Advisory Board, “non risponde a nessun elemento oggettivo, perché serve una regolamentazione invece che la proibizione, la prima è il frutto del dialogo e del confronto sempre più necessari su questi prodotti“.
All’apertura del Gtnf ha partecipato anche il senatore repubblicano Richard Burr che ha sottolineato che a oggi “ci sono zero prove per vietare le e-cig in Usa e se verrà presa questa decisione potremmo perdere l’occasione di salvare milioni di vite“. Il senatore ha anche criticato alcuni media americani che hanno cavalcato in maniera “impropria” la scia di notizie sui casi della cosiddetta malattia da svapo negli Usa.
Intanto Mitch Zeller, direttore dell’Fda Center for tobacco products, ha annunciato che l’agenzia aprirà una pagina web per informare sulle malattie polmonari correlate all’errato utilizzo di sigarette elettroniche e che aumenterà l’attenzione nei confronti dei giovani. E poco dopo, ha aggiunto, forse smascherando involontariamente i piani dell’agenzia statunitense: “Si fuma per la nicotina ma si muore per il catrame“, portando ad esempio, come riporta l’Ansa “il lavoro fatto da Philip Morris per il processo che ha portato all’autorizzazione di Iqos, dispositivo per il tabacco riscaldato, la cui introduzione sul mercato statunitense è stata definita appropriata per la tutela della salute pubblica“.

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