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Incredibile dall’Oklahoma: la sigaretta elettronica rovina il sonno anche di chi non la usa

Una ricerca che fa sorridere: la sigaretta elettronica disturberebbe il sonno anche se durante il giorno non è stata utilizzata.

È l’origine di tutti i mali. Negli ultimi otto anni una parte della comunità scientifica è riuscita a dare risposta a quasi tutte le grandi malattie o epidemie che colpiscono l’umanità  individuando una sola, grande, malefica colpevole: la sigaretta elettronica. Secondo una parte della scienza, sarebbe capace di provocare qualunque sintomo possa verificarsi nel corpo umano. È già stato detto di tutto, come l’ultima settimana ha dimostrato. Ma un altro campanello – o, per meglio dire, un’altra radiosveglia – d’allarme è suonato questa mattina: chi utilizza la sigaretta elettronica non dorme. Secondo i ricercatori dell’Oklahoma University, chi fuma o svapa (anche saltuariamente, non tutti i giorni) ha difficoltà a dormire. Il campione analizzato comprendeva 1.664 studenti universitari. “Abbiamo scoperto – commenta l’autrice principale dello studio Emma I. Pitt – che anche un uso non quotidiano delle sigarette elettroniche era associato a una peggiore qualità del sonno, e questa informazione potrebbe essere utile per gli sforzi di prevenzione e intervento”. Quindi, letteralmente, gli studenti avrebbero manifestato disturbi del sonno anche senza aver svapato. Come succede a tutti noi, come succede a tutti gli studenti, magari in prossimità di un esame o turbati da questioni sentimentali. Eppure, anche in questo caso, l’ultima parola è stata scritta: l’e-cig causa l’insonnia. Anche quando non la si usa.
La sigaretta elettronica è uno strumento nato per far smettere di fumare. Viene utilizzata con liquidi di ricarica che possono contenere o meno nicotina. È rivolta agli adulti che non riescono o non vogliono smettere attraverso le strade mediche convenzionali (psicologo, pastiglie, cerotti). Come dimostrato da una ricerca britannica, inalare la nicotina attraverso il dispositivo elettronico consente di abbattere del 95% le tossicità derivanti dalla combustione di tabacco.

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