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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 1 al 7 settembre

settimana all'insegna delle fake news e dell'allarme generalizzato contro la presunta pericolosità della sigaretta elettronica. Puntualmente smentito dopo qualche giorno in seguito a verifiche e approfondimenti.

FranciaPresentato a Parigi studio che esclude correlazioni fra ecig e infarto
Nessuna correlazione fra sigarette elettroniche e infarto. È quanto sostenuto in uno studio presentato da tre nomi autorevoli nella letteratura scientifica sul vaping: i greci Kostantinos Farsalinos e Vassilis Voudris, rispettivamente dell’Onassis cardiac surgery center e dell’Università di Patrasso, e l’americano Ray Niaura del College of global public health della New York University. Gli studiosi hanno preso in esame due vaste indagini condotte sulla popolazione americana, il National health interview survey per il 2016 e il 2017 e il Behavioural risk factor surveillance system per il 2017. Il risultato in sintesi è che non vi siano associazioni fra l’uso quotidiano della sigaretta elettronica e infarto del miocardio. La correlazione è invece forte per i fumatori, siano essi quotidiani, saltuari o anche ex fumatori. Lo studio è stato presentato nel corso del congresso della European Society of Cardiology a Parigi e Sigmagazine ne offre un dettagliato resoconto.

Sigarette elettroniche e infarto, gli esperti: nessuna correlazione

 

FilippinePiù tasse per liquidi ecig e riscaldatori di tabacco, protesta l’industria del vaping
Il parlamento filippino ha approvato la legge che innalzerà la tassazione su sigarette elettroniche, riscaldatori e altri prodotti del tabacco. Lo ha riferito il sito Abs-Cbn News. L’aumento riguarda anche liquori, vino e birra. L’approvazione è avvenuta a larghissima maggioranza: 184 sì, 2 no e un’astensione. Per quanto riguarda i prodotti del vaping, la tassa si applica su ogni cartuccia o contenitore di ricarica di liquidi o gel. La decisione del governo ha allarmato l’industria del vaping, i cui rappresentanti hanno stilato una dichiarazione presentata al governo, nella quale si sostiene che applicare lo stesso aumento per ecig e sigarette tradizionali rischia di negare a molti fumatori l’opportunità di passare dal tabacco al meno dannoso svapo. Le associazioni imprenditoriali lamentano anche il fatto che il governo abbia adottato gli aumenti senza consultare alcuna delle parti coinvolte: “Avremmo potuto offrire dati e informazioni scientifiche per comprendere i vantaggi delle politiche di riduzione del danno per la salute dei cittadini”, hanno scritto.

UsaCasi di malattie polmonari, emerge con chiarezza l’uso improprio dell’ecig
Le autorità federali degli Stati Uniti hanno reso noto, attraverso il Washington Post, che la causa dei due decessi avvenuti nelle settimane scorse sarebbe da ricercare nell’utilizzo di un olio derivato dalla vitamina E, il cosiddetto vitamina E acetato. La sostanza è stata rinvenuta in tutti i campioni di marijuana che era stata assunta dalle persone che hanno presentato malessere. Una tesi che ancora non convince un’autorità in campo di vaping come Kostantinos Farsalinos In precedenza il Centres for disease control and prevention (Cdc) aveva rilasciato una dichiarazione per il pubblico, mettendo in guardia i consumatori dall’utilizzare le sigarette elettroniche per inalare sostanze ottenute da canali illegali. Non la sigaretta elettronica come causa dei decessi ma il suo uso improprio, con prodotti inadatti e illegali. Sigmagazine fa il punto di un caso ancora aperto.

Sigaretta elettronica, scoperta la sostanza killer; Farsalinos: “Storia poco chiara”

Sigarette elettroniche e malattie polmonari, autorità Usa correggono il tiro

 

Bangladesh Maggioranza aziende del tabacco viola le disposizioni del Tobacco Control Act
La maggior parte delle aziende produttrici del tabacco non rispetta le disposizioni del Tobacco Control Act per quanto riguarda l’inserzione degli avvisi sui danni alla salute sui pacchetti di sigarette. È il risultato cui giunge una ricerca del Tobacco Control and Research Cell (Tcrc) realizzata da un gruppo di ricercatori dell’Università internazionale di Dhaka in collaborazione con il Bangladesh Tamak Birodhi Jote, un’istituzione che raggruppa una serie di associazioni anti-tabacco del Paese asiatico. Lo studio si è concentrato su 437 prodotti del tabacco commercializzati in Bangladesh tra dicembre 2018 e marzo 2019: l’88% di essi è risultato fuorilegge.

Usa Il Michigan vara il divieto di liquidi aromatizzati, critiche dagli esperti
Lo Stato del Michigan ha varato il divieto di vendita di liquidi per sigaretta elettronica aromatizzati. La misura è stata annunciata dal governatore Gretchen Whitmer, riguarderà sia i negozi fisici che le vendite online, entrerà in vigore entro 30 giorni e lo rimarrà per sei mesi con possibilità di rinnovo per altri sei, in attesa di una decisione definitiva del dipartimento della salute. Il Michigan è il primo Stato Usa a prendere una decisione così drastica, che è stata immediatamente criticata da un esperto come Michael Siegel, docente presso la scuola di salute pubblica della Boston University. Le valutazioni molto critiche di Siegel nell’approfondimento di Sigmagazine.

Vietare gli aromi per sigarette elettroniche è devastante per la salute pubblica

 

India Il governo vuole proibire la vendita di sigarette sfuse
Nell’ambito di nuovi e più restrittivi interventi legislativi contro il tabacco, il governo indiano sta pensando di introdurre il divieto di vendita di sigarette sfuse, una pratica ancora diffusa nel grande Paese asiatico. La possibilità di acquistare singole sigarette permette anche a chi può contare su budget minimi di ritrovarsi dipendenti dal tabacco, aggravando le conseguenze sulla salute su una fascia molto delicata della popolazione che spesso non può accedere poi a cure mediche efficaci. Le autorità politiche stanno pensando di emendare il Cigarette and Other Tobacco Products Act (Copta). Allo studio anche la proposta di aumentare la misura delle sanzioni per chi fuma in aree espressamente vietate: al momento la trasgressione viene sanzionata con un’ammenda equivalente a soli 2,81 dollari.

Gran BretagnaAi minimi storici il numero dei fumatori
Stretta sui prodotti del tabacco e promozione dell’ecig come strumento di riduzione del danno è il binomio vincente che fa sorridere il mondo sanitario britannico. Secondo una ricerca condotta da Cancer Research Uk, dal 2011 ad oggi, il consumo di sigarette è sceso di circa il 25 per cento. In valore assoluto significa 1,4 miliardi di sigarette in meno ogni anno, circa 118 milioni al mese. La Gran Bretagna si conferma così Paese apripista nella lotta al tabagismo, anche grazie alle sue politiche propositive verso gli strumenti alternativi al fumo, a partire dalla sigaretta elettronica. Qualche dato in più sulla ricerca delj Cancer Research Uk nell’articolo su Sigmagazine.

L’exploit inglese: il numero dei fumatori è ai minimi storici

 

Usa Larga maggioranza per innalzamento età minima per l’acquisto di prodotti del tabacco
Il 73 per cento degli statunitensi è favorevole all’innalzamento generalizzato dell’età minima per l’acquisto di prodotti di tabacco da 18 a 21 anni. È quanto emerge da un sondaggio compiuto dalla Gallup. I ricercatori della società di sondaggi hanno anche intervistato il loro campione sulle abitudini legate al consumo di tabacco, evidenziando come il tasso di fumatori attuale negli Usa sarebbe attorno al 15 per cento. È il tasso più basso in assoluto in 75 anni di sondaggi della Gallup su questo argomento. Il tema dell’età minima per l’acquisto di prodotti del tabacco è divenuto centrale nella politica americana e diversi Stati hanno autonomamente legiferato in tal senso: l’ultimo in ordine di tempo è stato l’Ohio, divenuto il diciottesimo Stato a portare l’età minima da 18 a 21 anni. Una legge analoga, di valenza federale e quindi estesa automaticamente a tuggli gli Stati Usa, è attualmente in discussione al Senato di Washington.

Svizzera Japan Tobacco annuncia riduzione del personale nella sede di Ginevra
Japan Tobacco International ha annunciato l’intenzione di ridurre il personale presso la sua sede principale a Ginevra, in Svizzera, nel quadro di un progetto di ristrutturazione. La misura dovrebbe riguardare un quarto degli addetti in servizio su un periodo di tre anni.

Germania Sparatoria in uno shisha-bar con due feriti rilancia l’allarme sui clan criminali
Dei legami tra i shisha-bar e gli ambienti della criminalità araba in Germania abbiamo già parlato in alcune rubriche precedenti. Un’ulteriore testimonianza di questo fenomeno arriva dalla cronaca tedesca di questa settimana. Nella città di Magdeburgo, due persone sono rimaste ferite in una sparatoria avvenuta all’interno di un shisha-bar del centro tra clan avversari. Il massiccio inteªrvento della polizia ha posto fine al confronto: oltre 25 persone sono state fermate. Negli scorsi mesi la polizia ha messo i sigilli a diversi shisha-bar di Berlino.

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