Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 22 al 28 settembre

Ripercorriamo le vicende del vaping internazionale accadute durante la settimana appena trascorsa.

Gran BretagnaBoom della sigaretta elettronica fra gli ex fumatori
Il Paese che ha inserito ufficialmente la sigaretta elettronica fra gli strumenti utili a liberarsi dalla dipendenza del tabacco conosce un boom di vendite del prodotto proprio fra gli ex fumatori. Secondo i dati più aggiornati, forniti da Action on Smoking and Health (Ash), sono 3,6 milioni gli utilizzatori di sigaretta elettronica in Gran Bretagna, pari al 7,1 per cento della popolazione adulta totale. Gli ex fumatori sono il 54,1%, oltre la metà, percentuale salita del 2,5% in un anno (era il 51,6 nel 2018). Tutti i numeri nell’approfondimento di Sigmagazine.

Gran Bretagna da record: 3,6 milioni gli utilizzatori di sigaretta elettronica

 

UsaFda annuncia: sui liquidi aromatizzati applicheremo legge esistente. Ecco cosa significa
La Food and Drug Administration, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, applicherà la legge esistente che limita la commercializzazione dei liquidi aromatizzati piuttosto che vietarli definitivamente. Lo ha dichiarato il commissario ad interim Ned Sharpless davanti alla sottocommissione per l’energia e il commercio della Camera. Di fatto, secondo le parole di Sharpless, l’agenzia toglierà dal mercato le sigarette elettroniche aromatizzate, a meno che e fino a quando i produttori non forniscano prove scientifiche a sostegno dell’utilità per la sanità pubblica della vendita dei loro prodotti”. Tuttavia, data la complessità e onerosità delle procedure, tali iniziative saranno alla portata di un numero ristretto di grandi player: per il 90 per cento dell’industria del vaping la prospettiva sarebbe così l’estinzione. Sigmagazine illustra cosa cambierà sul mercato americano, compresi gli strani movimenti in corso in altri settori.

Stati Uniti, via libera agli aromi nelle e-cig solo previa autorizzazione dell’FDA

 

UsaIl divieto dei liquidi aromatizzati potrebbe costare a Trump la rielezione
L’introduzione del divieto di vendita di liquidi aromatizzati potrebbe costare a Donald Trump la rielezione alla Casa Bianca il prossimo anno. Lo sostiene Paul Blair, direttore delle iniziative strategiche al think-tank Americans for Tax Reform. Blair si richiama a un sondaggio condotto dal suo istituto nel 2016, quando Barack Obama aveva annunciato una road-map che avrebbe di fatto condotto al bando delle sigarette elettroniche. Quel sondaggio rivelava che quattro svapatori adulti su 5 esprimevano le proprie intenzioni di voto a seconda della posizione assunta dal candidato in materia di tassazione e regolamentazione della sigaretta elettronica. L’orientamento di voto della comunità dei vapers americani non è dunque di tipo ideologico ma è fortemente influenzata dalle decisioni assunte in questo specifico settore. E con i risultati sempre sul filo del rasoio avutisi nelle ultime elezioni Usa, il rischio di perdere per un soffio è molto alto, secondo Blair: “Se l’affluenza alle urne si mantiene stabile nel 2020 rispetto al 2016, ci sono circa 2,55 milioni di elettori sparsi sui 12 stati chiave della competizione”.

 

UsaLotta senza quartiere ai laboratori clandestini di Thc
Un nuovo laboratorio di produzione di olio di Thc destinato alla vaporizzazione è stato scoperto negli Stati Uniti, dove le forze dell’ordine hanno avviato una lotta senza quartiere alla produzione di liquidi illegali. La notizia è legata anche alle indagini in corso sui casi di malattie polmonari negli Usa (che al momento conta, secondo fonti ufficiali, 530 ricoverati e 9 vittime), per i quali si profila  la responsabilità del mercato nero delle cartucce di Thc. Il punto di Sigmagazine.

Sigarette elettroniche, Stati Uniti: tolleranza zero contro laboratori clandestini

 

UsaLa catena di negozi Walmart sospende la vendita di sigarette elettroniche
Walmart, la più grande catena di negozi al dettaglio del mondo, ha annunciato la sospensione della vendita di sigarette elettroniche in tutti gli Stati Uniti. In un comunicato, la multinazionale ha spiegato che la decisione è stata presa “in risposta alle crescenti preoccupazioni per malattie e morti apparentemente legate allo svapo”. I negozi continueranno a vendere i dispositivi fino all’esaurimento dell’inventario. La decisione appare improvvida, dal momento che le indagini in corso stanno evidenziando la natura criminale (lo spaccio di liquidi illegali) dei casi di malattie e morti avvenute negli Usa. Dall’inizio di quest’anno Walmart aveva alzato da 18 a 21 anni l’età minima per l’acquisto di prodotti del vaping e aveva già annunciato che avrebbe interrotto la vendita di liquidi aromatizzati dolci e ai sapori di frutta.

 

Usa –  Massachusetts, stop immediato per 4 mesi di vendita dei prodotti del vaping
Charlie Baker, governatore dello Stato americano del Massachusetts, ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria, emanando un divieto di quattro mesi della vendita ed esposizione di tutti i prodotti del vaping ai consumatori negli esercizi commerciali, online e con qualsiasi altro mezzo.  Come scritto nell’ordinanza, diventano fuorilegge tutte le sigarette elettroniche e i device per la vaporizzazione con e senza aromatizzazioni, compresi menta e mentolo. Un divieto a 360 gradi, che colpisce anche i prodotti comunemente utilizzati dai fumatori per smettere di fumare. L’approfondimento di Sigmagazine.

Sigarette elettroniche, il Massachusetts alza l’asticella: divieto totale di vendita

 

UsaSaltate le nozze tra  Philip Morris International e Altria Group
Nulla di fatto nei colloqui intercorsi fra Philip Morris International e Altria Group finalizzati al ricongiungimento dei due gruppi. È tramontata così l’ipotesi, prospettata in agosto, di un colosso globale del tabacco da oltre 200 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato. Fino a qualche anno fa le due aziende facevano parte dello stesso gruppo e gestiscono ancora insieme alcune attività. André Calantzopoulos, ceo di Philip Morris International, ha dichiarato che “dopo molte discussioni, le aziende hanno deciso di concentrarsi sul lancio di Iqos negli Stati Uniti come parte del loro reciproco interesse per arrivare un futuro senza fumo”. Howard Willard, ceo di Altria, ha aggiunto che “sebbene fossimo convinti che la creazione di una nuova società post fusione avesse il potenziale di aumentare le entrate e ridurre i costi, non abbiamo raggiunto un accordo”.

 

UsaCambio della guardia (e di strategia di marketing) a Juul Labs
Kevin Burns, l’amministratore delegato di Juul Labs ha rassegnato le dimissioni. Il suo posto sarà preso da K. C. Crosthwaite, già dirigente di Altria, l’azienda che comprende anche Philip Morris Usa e che dallo scorso dicembre ha una partecipazione in Juul. L’azienda americana ha anche annunciato un cambio di strategia nel marketing, tra cui lo stop alle pubblicità: ma non dappertutto (ad esempio, non in Germania). I contenuti della nuova strategia di marketing sono illustrati nell’articolo di Sigmagazine.

Si dimette amministratore delegato Juul Labs, al suo posto dirigente Altria

 

IndiaIl divieto di ecig e liquidi scatena la corsa all’approvvigionamento
Il primo effetto dell’ordinanza del governo che vieta la sigaretta elettronica è stato una corsa irrefrenabile al suo acquisto. Lo riporta il quotidiano The Hindu. “Dopo l’annuncio della decisione, i clienti volevano approviggionarsi di device”, ha dichiarato al giornale un proprietario di un esercizio commerciale specializzato, “e quando abbiamo chiuso il nostro negozio, migliaia di persone hanno chiamato chiedendo sigarette elettroniche o cartucce liquide”. Il governo ha emanato lo scorso 18 settembre un’ordinanza per vietare produzione, fabbricazione, importazione ed esportazione, trasporto, vendita, distribuzione, stoccaggio e pubblicità delle ecig. L’Associazione dei vapers sta valutando opzioni legali per contestare la decisione: il governo appare più preoccupato di proteggere l’industria delle sigarette combustibili che la salute dei consumatori, ha scritto in un comunicato.

 

SvizzeraTv pubblica denuncia un possibile caso di malattia polmonare a gennaio
Potrebbe esserci un primo caso europeo di malattia polmonare causata da una sostanza contenuta in un liquido di inalazione. I condizionali sono più che d’obbligo, dato che la notizia è stata rivelata dalla tv svizzera di lingua tedesca Srf senza grandi dettagli. Il caso risalirebbe addirittura al gennaio di quest’anno e coinvolgerebbe una donna di 44 anni, nel frattempo in via di guarigione. Sigmagazine riporta quel che finora è noto sulla vicenda.

Sigarette elettroniche, l’ignota malattia polmonare avrebbe colpito anche in Svizzera

 

GermaniaGiudice vieta temporaneamente la distribuzione di Juul ai negozi
Un giudice di Düsseldorf ha vietato temporaneamente in tutta la Germania l’ulteriore distribuzione delle cartucce di Juul contenenti liquidi, pur permettendo il proseguimento delle vendite dei prodotti già inviati nei negozi autorizzati (compresi quelli online come Amazon). Il giudice ha emesso due provvedimenti cautelativi contestando due inadempienze. L’azienda si difende e ha presentato ricorso. Ma se la situazione non si sbloccherà al più presto, potrebbero registrarsi impasse e interruzioni nella distribuzione dei prodotti di Juul sul mercato tedesco. I dettagli nell’articolo di Sigmagazine.

Giudice sospende distribuzione Juul: “Inadempienze in etichetta e contenuto di nicotina”

 

Gran BretagnaBritton sul British Medical Journal: l’ecig riduce il fumo e le morti a esso collegate
“L’esperienza del Regno Unito dimostra che le sigarette elettroniche possono giocare un ruolo importante nel ridurre il fumo di tabacco e le morti e le disabilità da esso causate”. È quanto sostiene John Britton, direttore dello UK Centre for Tobacco and Alcohol Studies dell’Università di Nottingham, intervenendo dalle colonne del British Medical Journal. Nel lungo articolo Britton accusa le industrie del tabacco e farmaceutica di contrastare l’ecig perché rimaste spiazzate dalla sua efficacia, ma anche autorità sanitarie come l’Organizzazione mondiale della sanità. I punti principali dell’intervento nell’approfondimento di Sigmagazine.

Sigaretta elettronica e lotta al fumo: il Regno Unito vince e convince

 

Articoli correlati