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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 15 al 21 settembre

Dalle reazioni negli Usa, sino alla manifestazione spagnola. Passando per le prese di posizione a favore dell'ecig di francesi e tedeschi. Intanto in Cina viene boicottata Juul.

IndiaBandita la sigaretta elettronica, la sezione Sud Est Asia dell’Oms applaude
Il governo di Nuova Delhi ha emanato il decreto che bandisce completamente la sigaretta elettronica, la Prohibition of e-cigarettes ordinance. È stato introdotto il divieto di produzione, importazione ed esportazione, immagazzinamento, vendita e pubblicizzazione delle ecig: le sanzioni oscillano fra elevate pene pecuniarie e il carcere. La normativa era allo studio già da mesi. Se dunque il bando non giunge inatteso, lo è invece l’esplicita approvazione da parte della sezione del Sud Est asiatico dell’Oms. Con un tweet, ampiamente contestato da molti utenti del social media, l’Oms Sud Est Asia si è “congratulata con l’India per la messa al bando delle e-cigarettes”. L’India è un mercato importante per il vaping, al quale guarda una larga fetta degli oltre 100 milioni di fumatori, cui sarà impedito l’accesso a uno dei più accreditati metodi per affrancarsi, in parte o del tutto, dal tabagismo. Ogni anno muoiono nel paese asiatico più di 900 mila persone per patologie legate al tabagismo. Il punto su Sigmagazine.

India, emanato il decreto che vieta totalmente le sigarette elettroniche

 

UsaMarcia indietro di Trump? Ora parla di lotta ai prodotti contraffatti
L’aggiornamento trumpiano sull’ecig è ancora della scorsa settimana ma, arrivato nella notte fra sabato e domenica, non era riuscito a entrare nella nostra rubrica. Rimediamo. Il presidente americano ha twittato ancora sulle sigarette elettroniche compiendo di fatto una mezza marcia indietro rispetto all’annuncio di qualche ora prima, secondo il quale avrebbe vietato i liquidi aromatizzati. Nel nuovo twitt è partito dicendo di apprezzare il vaping come alternativa alle sigarette e di voler fare in modo che tale alternativa sia sicura per tutti. Quindi niente svapo per i bambini e caccia ai prodotti contraffatti finiti illegalmente sul mercato. In attesa della prossima puntata (e soprattutto di capire come realmente si muoverà la sua amministrazione), il punto della situazione nell’articolo di Sigmagazine.

Sigarette elettroniche, nuovo annuncio di Trump: “Lotta ai prodotti contraffatti”

 

UsaNew York approva il divieto dei liquidi aromatizzati, il Michigan pensa al carcere
Chi invece va dritto per la strada proibizionista è Andrew Cuomo, il governatore dello Stato di New York. Con un’ordinanza esecutiva di emergenza per affrontare la crisi di malattie polmonari degli ultimi mesi e la diffusione dell’uso della sigaretta elettronica fra i minori, Cuomo vieta la vendita dei liquidi per sigaretta elettronica con gusti diversi dal tabacco e dal mentolo. Il divieto dovrebbe entrare in vigore entro il 4 ottobre prossimo, anticipando così eventuali decisioni della Food and drug administration in questo senso. Intanto il Michigan pensa a una legge che preveda il carcere per chi viene trovato con più di 4 liquidi per ecig addosso: si presume che chi li possiede voglia venderli, è la giustificazione. Sulle conseguenze dell’ordinanza di New York e sulle critiche (anche politiche)  tre e approfondimenti di Sigmagazine.

New York vieta gli aromi nelle e-cig, 700 negozi in ginocchio

Il Michigan pensa al carcere per chi ha più di 4 liquidi per e-cig in tasca

Sigarette elettroniche, divieto sugli aromi: in Michigan c’è chi dice no

 

UsaMalore per il liquido illegale acquistato da uno spacciatore, ma fa causa a Juul
Ricordate Adam Hergender, uno dei giovani intossicati dal liquido al Thc illegale, che aveva confessato alla Cbs di aver acquistato la sostanza da uno spacciatore sul mercato del contrabbando? Bene, ora il giovane Hergender, presumibilmente ispirato dal proprio avvocato che deve aver annusato la possibilità di far cassa, ha deciso di fare causa a Juul, l’azienda americana che commercializza l’omonima pod. L’accusa: è stato proprio con la Juul che il giovane, ancora minorenne, ha iniziato a svapare. Tuttavia le convulsioni e i danni permanenti ai polmoni con i quali è stato dimesso dall’ospedale, sono stati causati dal liquido acquistato dallo spacciatore. Il video del servizio della Cbs, tuttora rintracciabile negli archivi di Internet, non lascia grandi speranze di successo. Sigmagazine racconta questa bizzarra vicenda.

Stati Uniti, confessa di aver svapato Thc illegale ma fa causa a Juul

 

UsaA rischio un settore il cui impatto economico si aggira attorno ai 25 miliardi di dollari
I numeri del settore del vaping negli Stati Uniti: 14 mila negozi specializzati che pagano 7 miliardi di stipendi e contribuiscono con 5 miliardi di tasse al funzionamento dello Stato. L’impatto economico complessivo dell’industria del vaping si aggira attorno ai 25 miliardi di dollari. Una bella fetta di economia americana, che la campagna mediatica su informazioni manipolate rischia di mandare in fumo. È quanto ha sostenuto John Dunham, presidente della John Dunham& Associates, società specializzata nello studio dell’impatto delle decisioni politiche su prodotti e servizi, intervenendo alla quarta edizione dell’Annual Vape & The FDA Conference che si è tenuta a Washington. La conferenza, della durata di tre giorni, è stata organizzata dalla Vapor Technology Association (Vta) e ha visto la partecipazione di centinaia di rappresentanti dell’industria del vaping statunitense.

 

CanadaIl mix tossico varca il confine degli Usa: spunta il primo caso di malore in Ontario
Le autorità sanitarie dell’Ontario non si sono sbilanciate ma ritengono di trovarsi di fronte al primo caso canadese di infezione polmonare causata da un mix tossico illegale inalato attraverso una sigaretta elettronica. Il Canada, come gli Stati Uniti, è privo di una normativa che regolamenta la produzione e l’immissione in mercato dei liquidi da inalazione, come invece l’Unione Europea. Le prime notizie dal Canada nella cronaca di Sigmagazine.

E-cig, mix tossico varca il confine Usa: primo ricovero in Canada

 

GermaniaIl governo interviene sul caso Usa: le leggi tedesche ed europee sono una garanzia
La sigaretta elettronica fa capolino (e forse è la prima volta) nella conferenza stampa che i portavoci dei ministeri che costituiscono il governo tedesco tengono tre volte a settimana, per illustrare a giornalisti e opinione pubblica l’attività dell’esecutivo. Lo spunto, naturalmente, le vicende legate ai casi di decessi e malori negli Usa per l’inalazione di liquidi illegali acquistati sul mercato del contrabbando. Il ministero della Salute di Berlino ha tuttavia escluso iniziative basate sull’emotività, come quelle intraprese in alcuni Stati statunitensi e in parte annunciate dal presidente Trump. Il portavoce dell’altro dicastero competente, quello per l’Alimentazione e l’Agricoltura, ha aggiunto che “nell’Unione Europea, a differenza che negli Usa, esiste già una rigida regolamentazione delle sigarette elettroniche” e l’immissione dei liquidi contenenti nicotina sul mercato segue procedure di approvazione molto chiare, definite dalla legge sulla produzione del tabacco. Il governo tedesco segue comunque la vicenda con grande attenzione, hanno concluso i portavoce dei due ministeri competenti.

 

FranciaI medici all’unisono: qui da noi nessun allarme
Se in Germania è il governo a tranquillizzare gli svapatori (e i fumatori che intendono passare all’ecig), in Francia sono i medici e docenti a prendere la parola, intervenendo su diversi media. “Non abbiamo alcuna segnalazione inquietante dagli ospedali francesi”, ha detto lo pneumologo parigino Bertrand Dautzenberg, “i liquidi venduti nei negozi specializzati sono certificati dall’agenzia di sicurezza alimentare e dal Centro anti-veleni”. Il professore Gèrard Dubois, docente di Salute pubblica, ha sottolineato che “tutti sono d’accordo sul fatto che la sigaretta migliore è quella non fumata, elettronica o meno, ma con riferimento alla sigaretta di tabacco non c’è storia, è meglio svapare che fumare”. Marion Adler, medico per le dipendenze dal tabacco all’ospedale di Clamart è ancora più esplicito, per di più su un tema molto sensibile. Se un giovane decide di fumare è meglio che si indirizzi piuttosto verso la sigaretta elettronica che “resta meno dannosa”.

 

GermaniaIl fine settimana di InterTabac a Dortmund
È il fine settimana di InterTabac (20-22 settembre), la fiera europea che raduna a Dortmund tutto il mondo che ruota attorno al fumo. E che da qualche anno ha aperto le sue porte al mondo del vapore elettronico. Due padiglioni sono destinati quest’anno al settore del vaping all’interno della Westfalenhallee: chi c’è e di cosa si parlerà nell’articolo di Sigmagazine.

Sigaretta elettronica protagonista alla fiera InterTabac di Dortmund

 

Gran BretagnaStop fumo: ecig protagonista dell’edizione 2019 di Stoptober
Mancano solo pochi giorni all’inizio di Stoptober, l’iniziativa organizzata per tutto il mese di ottobre da Public Health England per convincere i fumatori inglesi ad abbandonare le sigarette. Anche quest’anno la sigaretta elettronica è presentata fra gli strumenti utili per smettere di fumare. i contenuti dell’edizione 2019 nell’approfondimento di Sigmagazine.

Torna Stoptober per smettere di fumare anche con la sigaretta elettronica

 

CinaIl mistero di Juul, cancellata dai siti e-commerce alla vigilia dello sbarco
Juul arriva sul mercato cinese e all’improvviso i suoi prodotti non sono più disponibili all’acquisto sui siti di e-commerce. L’azienda sta cercando di capire cosa possa essere accaduto e come ripristinare la vendita online nel più grande mercato di fumatori al mondo, dominato da China Tobacco, la più grande industria di produzione di tabacco e sigarette del mondo controllata interamente dallo Stato.

La Cina cancella le pagine di Juul dai siti di e-commerce

 

SpagnaIn piazza a Madrid contro la criminalizzazione della sigaretta elettronica
I lavoratori del settore del vaping e una larga fetta di consumatori sono scesi in piazza per protestare contro la criminalizzazione della sigaretta elettronica e ribadire la sua importanza nella lotta contro il fumo. Teatro di quello che può essere considerato il primo sciopero del vaping in Spagna è stato il ministero della Salute a Madrid. Sigmagazine ha raccontato la giornata di protesta spagnola.

La Spagna in piazza contro la disinformazione sulla sigaretta elettronica

 

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