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Allerta di grado 2. È il messaggio che l’Istituto superiore di sanità ha inviato agli assessorati regionali di tutta Italia in riferimento all’utilizzo di sigarette elettroniche. L’obiettivo dichiarato è vigilare sulla “grave malattia polmonare tra le persone che utilizzano le sigarette elettroniche, con causa sconosciuta“, segnalata in diversi Stati degli Usa. In realtà, la causa è ormai conosciuta: le persone hanno inalato sostanze tossiche reperite nel mercato illegale, non destinate cioé alla normale vaporizzazione di nicotina ma consumate coscientemente con il solo intento di sballarsi. Le sostanze in questione sono prodotte in Cina e sono state immesse clandestinamente sul mercato statunitense, dove in effetti hanno causato una trentina di decessi e un migliaio di ricoveri. Poiché negli Usa si sta affrontando una nuova malattia polmonare, chiamata Evali (E-cigarette, or Vaping, product use Associated Lung Injury) diffusa tra chi fa un uso improprio di questo strumento, l’Istituto superiore di sanità vuole accertarsi che tali sostanze non siano approdate anche in Europa e in Italia. E l’unico modo per scoprirlo è monitorare i pazienti ricoverati nei reparti di pneumologia.