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La sigaretta elettronica riduce la progressione dell’aterosclerosi nei fumatori

Ricerca coordinata dall'angiologo Manlio Prior dell'azienda ospedaliera universitaria di Verona. Occorre però fare attenzione all'uso e abuso di nicotina.

Il fumo di sigaretta rappresenta uno dei più importanti fattori di rischio modificabili per malattia cardiovascolare di tipo aterosclerotico. Studi relativamente recenti hanno infatti finalmente confermato che anche nel paziente arteriopatico la sospensione del fumo comporta non solo la riduzione degli eventi cardio e cerebro vascolari ma anche della mortalità e delle complicanze vascolari periferiche”.  Parole dell’angiologo Manlio Prior dell’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona e riportate negli atti dell’ottavo congresso nazionale della Società italiana di emoreologia clinica e microcircolazione. Che continua. “In uno studio, il tasso di sopravvivenza a 10 anni era dell’82% negli ex fumatori, contro il 46% nei fumatori. In un altro studio, dopo interventi di rivascolarizzazione, il tasso di sopravvivenza era maggiore negli ex fumatori rispetto a quelli che avevano continuato a fumare (66% vs 36%, rispettivamente), avvicinandosi a una differenza di 2 volte a 5 anni. Oltre ad aumentare il tasso di sopravvivenza, alcuni studi hanno evidenziato che i sintomi da ischemia periferica, migliorano. Uno studio, fatto su fumatori con claudicatio intermittens, ha dimostrato che tra quelli che hanno continuato a fumare il 16% ha avuto un grave peggioramento con comparsa di dolore a riposo nel corso di 7 anni, mentre tra quelli che avevano smesso di fumare nessuno aveva avuto peggioramenti. Allo stesso modo, il rischio di andare incontro ad una amputazione dell’arto è molto maggiore in coloro che continuano a fumare rispetto a quelli che smettono di fumare”.
Cosa viene introdotto nel corpo umano quando si fa un tiro di sigaretta? Ormai la scienza non ha più dubbi. “Con il fumo – spiega ancora Prior – oltre alla nicotina, vengono inalate oltre 7000 sostanze chimiche di cui centinaia hanno effetti tossici. Ciò è particolarmente rilevante perché, dal momento che non è facile intervenire efficacemente sulla popolazione per ottenere la cessazione del fumo di sigaretta, vengono attualmente proposte modalità (la sigaretta elettronica, ndr) alternative di fumo in cui siano ridotte o eliminate la maggior parte delle sostanze tossiche e mantenuta la sola nicotina”. Prior però lancia un monito anche nei riguardi dei dispositivi elettronici di somministrazione della nicotina. “Questo tipo di approccio può avere un effetto di riduzione della progressione dei fenomeni aterosclerotici, ma espone comunque al danno esercitato dalla nicotina e, nell’arteriopatia periferica, i suoi effetti emodinamici potrebbero avere un ruolo particolarmente sfavorevole. La nicotina infatti, se da un lato determina una vasodilatazione a livello delle arterie dei muscoli, provoca importante vasocostrizione sul circolo cutaneo, che è particolarmente compromesso nell’ischemia critica cronica, con possibile peggioramento delle lesioni cutanee”.

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