© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
“Utilizzare le sigarette elettroniche come ausilio per smettere di fumare, associate ad un sostegno comportamentale standard, nei centri antifumo inglesi è probabilmente più conveniente che utilizzare le terapie sostitutive a base di nicotina”. Lo stabilisce una ricerca pubblicata sul sito della rivista specializzata Addiction e condotta da 13 accademici britannici – fra cui spiccano i nomi di Peter Hajek e Lynne Dawkins – l’americano Maciej Goniewicz e Louise Ross, ex direttrice dello Stop smoking centre di Leicester. Questo lavoro dimostra fra l’altro che, mentre mezzo mondo perde il senno inseguendo le notizie (vere e false) provenienti dagli Usa, il Regno Unito è fermamente intenzionato a continuare ad avvalersi della sigaretta elettronica per combattere il fumo.
Lo studio di partenza è quello ormai molto noto pubblicato sul New England Journal of Medicine lo scorso gennaio. Sui suoi risultati, è stata elaborata una analisi dei costi su un periodo di 12 mesi e su quello di un’intera vita, dalla prospettiva del Servizio sanitario nazionale e dei Servizi sociali alla persona. In pratica si è cercato di capire se alle autorità sanitarie pubbliche convenisse dal punto di vista economico puntare sull’e-cigarette o su altri strumenti, mettendo sulla bilancia costi e benefici per la salute. L’analisi a 12 mesi viene da una prova controllata randomizzata, mentre per quella più a lungo termine ci si è basati su un modello. La misurazione è avvenuta in base a standard internazionali.
Il setting della ricerca è stato fornito da tre Centri anti-fumo inglesi, presso i quali si sono recati 886 fumatori in cerca di aiuto per smettere di fumare. I partecipanti sono stati divisi casualmente in due gruppi: 439 hanno ricevuto una sigaretta elettronica per principianti e i restanti 447 terapie sostitutive a base di nicotina. Entrambi i gruppi hanno ricevuto sostegno comportamentale standard. Dopo un anno aveva smesso di fumare il 18 per cento di chi aveva utilizzato l’e-cig e il 9,9 per cento di chi aveva usato altre terapie.
Ma questo era già noto. Quello che questo studio aggiunge è che, nelle stesse condizini di utilizzo, la sigaretta elettronica garantisce un migliore rapporto fra costi e benefici rispetto alle altre terapie a base di nicotina. Quindi, secondo questa analisi, ad una maggiore efficacia per il fumatore che vuole smettere, corrisponde anche una convenienza economica per la sanità pubblica.