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Usa, sigarette elettroniche: studio smentisce epidemia fra i minori

Tre docenti britannici hanno esaminato i dati, mettendo in relazione l'uso di e-cig e quello di prodotti del tabacco nel passato.

Nella bufera sulle sigarette elettroniche che parte dagli Stati Uniti e rischia di travolgere anche altri Paesi, tre professori britannici sono voluti arrivare alle fondamenta del panico americano per le sigarette elettroniche: la diffusione del vaping fra i minori. Martin Jarvis, Robert West e Jamie Brown del dipartimento di Behavioural Science & Health dello University College di Londra hanno esaminato i dati National Youth and Tobacco Survey (Nyts) del 2017 e 2018, al quale hanno partecipato rispettivamente 10.186 e 10.991 studenti.
Si tratta del rapporto che aveva fatto parlare l’allora commissario della Fda, Scott Gottlieb, di un’epidemia del vaping fra i minori. I numeri dell’uso e della dipendenza da sigaretta elettronica questa, però, sono stati messi in relazione con l’anamnesi dell’uso di prodotti del tabacco da parte dei consumatori. E le conclusioni a cui giungono gli studiosi britannici sono completamente diverse da quelle dei loro colleghi americani.
L’uso della sigaretta elettronica nel mese precedente alla rilevazione era aumentato del 78%, passando dall’11,7 del 2017 al 20,8% del 2018. In entrambi gli anni, sostengono gli autori, l’uso era fortemente associato a chi aveva già consumato tabacco nella sua vita. Infatti l’uso era limitato all’8,4% fra chi non aveva mai utilizzato tabacco nel 2018, al 29% fra chi aveva già provato un prodotto del tabacco non combusto e arrivava al 71% fra chi nella vita aveva già fumato più di 100 sigarette. Inoltre solo lo 0,1% di chi non aveva mai fumato prima era uno svapatore frequente nel 2017, l’1% nel 2018. Fra i non fumatori che avevano usato l’e-cig nel mese precedente la rilevazione, il 3,8 aveva riportato sintomi di astinenza, il 3,1 la voglia di svapare dopo aver camminato per mezz’ora. Il 61,8%, inoltre, dichiarava di usato l’e-cigarette meno di 10 giorni in tutta la vita.
Dunque, concludono i ricercatori britannici, “i dati del Nyts non confermano le affermazioni di una nuova epidemia di dipendenza da nicotina derivante dall’uso di sigarette elettroniche, né i timori che la diminuzione del tasso dei fumatori fra i giovani possa subire un’inversione, dopo anni di progressi. Tra gli attuali utilizzatori di sigaretta elettronica che non avevano mai provato i prodotti del tabacco, le risposte indicano costantemente un livello di dipendenza minimo”.

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