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Tanto tuonò che piovve. La governance di Facebook ha mantenuto la parola data tre mesi fa: “Chiuderemo tutti i gruppi di compravendita che non rispettano la normativa e la policy del social network”. I primi a cadere sotto i colpi dello staff di controllo sono stati due celebri gruppi: Only Original Vape Market e Svapo Family M, anche se quest’ultimo ha ancora circa 40 ore di tempo per adeguarsi e cancellare spontaneamente tutte le foto e i post destinati alla compravendita di prodotti..
Lo scorso mese di luglio i responsabili delle piattaforme Facebook e Instagram lo avevano detto: “Non daranno più spazio alla compravendita o agli omaggi di prodotti del vaping, nè all’interno dei gruppi, nè attraverso i profili personali o aziendali. La nuova politica vuole tutelare i minori e limitare la diffusione dei prodotti del tabacco, categoria alla quale appartengono anche le sigarette elettroniche”. Sono formalmente vietate tutte le vendite anche tra privati, il commercio, i trasferimenti in denaro e gli omaggi relativi il mondo del tabacco di cui la sigaretta elettronica e i liquidi fanno parte. I profili aziendali e i gruppi dedicati alla sigaretta elettronica dovranno bloccare gli utenti minori di 18 anni, rendendo inaccessibile la visione dei contenuti. Il monitoraggio sull’osservanza delle nuove regole è gestito da uno staff creato appositamente composto di veri e propri “cacciatori di irregolarità e violazioni” all’interno delle due piattaforme.
“È con estremo rammarico – commenta Michele Fino, amministratore di Only Original Vape Market su Facebook – che ne confermo la chiusura definitiva. Dopo anni di storia è stato cancellato assieme al proprio patrimonio di 16 mila utenti. Eravamo ben consci del fatto che il famigerato algoritmo di Facebook prima o poi avrebbe agito e come già preannunciato da mesi, ma mai avremmo immaginato di ritrovarci con una richiesta di revisione del gruppo ed una successiva cancellazione definitiva dopo sole 48 ore, cosa che ci ha impedito di intervenire in qualsiasi modo. Oovm ha sempre avuto come principio di fondo la libertà del singolo e delle aziende. Facebook è una piattaforma privata ed è libera di adottare i termini e le condizioni che più ritenga opportuno – nonostante ciò ci risulti sgradito – avremmo però desiderato maggiore chiarezza nelle comunicazioni e notifiche e il giusto tempo per ragionare ed agire di conseguenza”.
Anche Stefano Porcelli, fondatore di Svapo Family M, esprime la propria amarezza: “La chiusura dei market rappresenta un ennesimo disservizio agli utenti, che in quel gruppo potevano scambiare e vendere le loro mod, in maniera autonoma e libera. Insomma, in conclusione un altro colpo duro nel mondo del vaping“.
