Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Procuratore Iowa: non dite ai fumatori di non usare le sigarette elettroniche

Tom Miller, Attorney general dell'Iowa, esce dal coro anti vaping e esprime preoccupazione per un possibile divieto sui liquidi aromatizzati.

Non penso che dovremmo dire agli adulti, in particolare ai fumatori, di non usare le sigarette elettroniche”. A uscire dal coro del conformismo anti vaping americano è Tom Miller, il Procuratore generale dello Stato dell’Iowa. Nel sistema giuridico americano, l’Attorney general – tradotto, appunto, con procuratore generale – è un funzionario del potere esecutivo, nella maggior parte dei casi eletto direttamente dai cittadini, che fornisce consulenza legale al governo ed è responsabile dell’applicazione della legge dello Stato. Il 3 ottobre scorso, Tom Miller ha indirizzato una lettera, resa pubblica solo in questi giorni, all’Office of Management and Budget, l’organo di consulenza in materia di bilancio federale interno all’ufficio esecutivo del presidente degli Stati Uniti.
Crediamo che gli Stati Uniti – ha scritto Miller – nel 2020 si troveranno di fronte a una crisi in questo campo, con potenzialmente milioni di americani che dovranno affrontare una regolamentazione che mette a rischio le loro vite, imposta dal governo federale”. Il riferimento del procuratore generale è ai divieti e alle restrizioni imposte da molti Stati sui prodotti del vaping e annunciate in conferenza stampa a livello federale dal ministro della salute, Alex Azar. Il timore fondato di Miller è che gli ex fumatori passati al vaping, ritornino a fumare le sigarette di tabacco. E lo dice da ex componente dell’organo direttivo dei Truth Initiative, un’associazione contro il fumo e, ahimè, ultimamente anche molto attiva contro la sigaretta elettronica.
Il Procuratore generale, invece, si espresso sulla stampa locale in favore del ruolo positivo del vaping per ridurre l’uso delle sigarette tradizionali e per far risparmiare alle casse statali miliardi di dollari in spesa sanitaria. Miller si dichiara convinto che l’improvvisa crisi di malattie polmonari scoppiata negli Usa non abbia niente a che vedere con i liquidi commerciali che sono sul mercato da anni. Citando il fatto che le due agenzie federali che stanno indagando sul problema – la Fda e il Cdc – hanno collegato la maggior parte dei casi al consumo di prodotti illegali al Thc, aggiunge: “L’unica conclusione ragionevole è che sia una questione dovuta al mercato criminale”.
Le posizioni di Tom Miller si scontrano con quelle del Dipartimento di salute pubblica dell’Iowa che, sul suo sito ufficiale, consiglia invece ai cittadini di “valutare di astenersi dall’uso di tutte le sigarette elettroniche e i prodotti del vaping”. Il governatore dell’Iowa Kim Reynolds, invece, ha annunciato che, pur non escludendolo definitivamente, per il momento non ha intenzione di emettere un’ordinanza per vietare i prodotti per il vaping. Non ha specificato se perché non ritiene opportuno il divieto o se perché provvedimenti analoghi presi da suoi colleghi governatori, sono stati poi sopsesi dai tribunali.

Articoli correlati