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Nessuna correlazione fra sigaretta elettronica e infarto o coronaropatie

A sostenerlo un nuovo studio che ha come autori Konstantinos Farsalinos, Riccardo Polosa, Fabio Cibella e Raymond Niaura.

L’analisi aggregata dei National Health Interview Surveys (Nhis) 2016 e 2017 non ha mostrato alcuna associazione tra l’uso di sigarette elettroniche e infarto del miocardio o cardiopatie coronariche”. A dirlo è uno studio appena pubblicato su Sage Journals e condotto da Konstantinos Farsalinos dell’Onassis Cardiac Surgery Center, Riccardo Polosa dell’Università di Catania, Fabio Cibella del Cnr e Raymond Niaura dell’Università di New York. I ricercatori hanno esaminato i dati del sondaggio trasversale sulla salute degli americani, che viene condotto ogni anno dal 1957 dal Centres fo Disease Control and Prevention. I sondaggi del 2016 e 2017 sono stai prima analizzati separatamente poi aggregati.
Il metodo utilizzato è stata l’analisi della regressione logistica con dati relativi all’uso delle sigarette elettroniche, il fumo e i fattori di rischio per le malattie coronariche (età, ipertensione, ipercolesterolemia e diabete) come variabili indipendenti. Gli ex fumatori sono stati classificati in base al tempo trascorso dalla cessazione (più o meno di sei anni).
Per quanto riguarda l’infarto del miocardio, è stata osservata una associazione con gli utilizzatori saltuari di e-cig (ma non quelli quotidiani) nel sondaggio relativo al 2017. Ma l’analisi aggregata non ha mostrato nessuna associazione statisticamente significativa fra il vaping e l’infarto del miocardio. In merito alle malattie coronariche, sebbene il sondaggio del 2016 indicasse un’associazione con l’uso quotidiano, l’analisi congiunta non rileva alcuna associazione con qualsiasi modalità di uso della sigaretta elettronica. Sia le analisi dei singoli anni che quelle aggregate dimostrano, invece, che sia l’infarto del miocardio che le malattie coronariche erano fortemente associate a tutte le modalità di fumo, così come a età, ipertensione, ipercolesterolemia e diabete.
Dunque, concludono gli autori dello studio, “l’analisi aggregata dei Nhis 2016 e 2017 non ha mostrato alcuna associazione tra l’uso di sigarette elettroniche e infarto del miocardio o cardiopatie coronariche”. Le associazioni tra i fattori di rischio, incluso il fumo, ed entrambe le patologie erano, invece, rilevate in maniera coerente. I professori spiegano che “le associazioni incoerenti osservate nelle indagini di un singolo anno e il disegno trasversale del sondaggio non possono dimostrare alcun legame tra l’uso di sigarette elettroniche e un elevato rischio di infarto miocardico o coronaropatia”. “Sono necessari – concludono gli autori – studi longitudinali per esplorare gli effetti dell’uso di sigarette elettroniche sulle malattie cardiovascolari”.

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