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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 20 al 26 ottobre

Negli Stati Uniti gli effetti dell'inutile allarmismo contro la sigaretta elettronica sta spingendo le persone a tornare a fumare. Intanto in Europa il mercato risente del contraccolpo mediatico.

UsaLealife svela il mercato illegale alla base della crisi delle malattie polmonari
Una situazione allarmante emerge dall’indagine sul mercato illegale dei prodotti per la vaporizzazione a base cannabis in California condotta da Leafly, sito web americano specializzato, e che evidenzia il ruolo delle cartucce illegali a base di cannabis nell’improvvisa crisi di malattie polmonari negli Usa. I risultati dell’indagine rivelano aspetti criminali: pesticidi che superano anche di 5 mila volte il limite consentito per legge, tocoferolo acetato (più noto come olio di vitamina E) in percentuali pari anche al 34 %, negozi senza licenza che prosperano senza seguire alcuna regola, cartucce al Thc non controllate (per non dire adulterate) vendute con la formula del 2 per 1. “Un evento di avvelenamento di massa a livello nazionale”, commentano i giornalisti di Leafly. L’indagine conferma test analoghi condotti dall’emittente Nbc quasi un mese fa, scrive Sigmagazine, e “che avrebbe dovuto spingere i responsabili a fare un’opera di pulizia nel settore dei prodotti della cannabis”, e invece i governatori hanno scelto la via populistica di “vietare gli aromi nei liquidi con nicotina per sigarette elettroniche”. Sigmagazine approfondisce anche i risultati dell’indagine di Leafly che costituiscono un passo importante nell’individuazione dei responsabili della crisi che ha investito gli Usa.

Pesticidi 5000 volte oltre il lecito e olio di vitamina E in pod illegali al Thc

 

UsaUtah, nei casi malattie polmonari il 92% dei ricoverati ha ammesso l’uso di Thc
Le indagini sui casi di malattie polmonari proseguono ed emerge con sempre maggiore evidenza la responsabilità dell’assunzione di sostanze estranee al vaping. L’indagine più esaustiva è stata finora condotta dalle autorità sanitarie dello Utah. Il primo dato che salta all’occhio è che il 92% degli intervistati ha ammesso di aver svapato Thc nei tre mesi precedenti la manifestazione della malattia. Sigmagazine approfondisce i dati dell’inchiesta.

Crisi Usa, rapporto Utah: il 92% dei ricoverati ha ammesso l’uso di Thc

 

UsaIl Colorado vuol vietare l’olio di vitamina E nei prodotti alla cannabis
La Marijuana Enforcement Division dello Stato del Colorado ha annunciato l’intenzione di vietare alcuni ingredienti nei prodotti per il vaping alla cannabis. In particolare il divieto riguarderà il glicole polietilenico (Peg), gli acidi grassi a catena media (Mct) e l’acetato di vitamina E, quest’ultimo uno dei principali indiziati per l’improvvisa insorgenza di malattie polmonari negli Usa. Se approvato, il divieto entrerà in vigore il prossimo 1° gennaio.

Usa, il Colorado vieta l’olio di vitamina E nei prodotti alla cannabis

 

UsaSu liquidi e aromi i giudici impongono la retromarcia ai governatori populisti
È una vera e propria ritirata quella dei governatori che, sull’onda emotiva dei casi di malattie polmonari, erano corsi a vietare liquidi e aromi per le sigarette elettroniche. Dopo i casi del Massachusetts e New York, anche in Oregon e Montana i giudici interpellati da negozianti  hanno corretto le decisioni populistiche dei governatori che avevano vietato liquidi e aromi con ordinanze straordinarie. Sigmagazine aggiorna il punto della situazione.

E-cig, divieto vendita liquidi: Montana sospeso, Massachusetts rimandato

 

UsaToh, negli States si torna a fumare
I primi segnali dell’inversione di tendenza sono chiari: negli Usa si torna a fumare. La campagna di demonizzazione della sigaretta elettronica lascia già i suoi primi strascichi e non sono buone notizie per la salute degli americani. Secondo gli analisti di the Motley Fool, un sito di informazione finanziaria attivo da oltre 25 anni, lo scorso settembre il consumo di sigarette tradizionali è salito di un punto percentuale, passando dal 13,7% del mese precedente al 14,7. Seppur contenuto, è il primo rialzo dopo mesi e mesi di diminuzioni: un segnale iniziale ma già distinguibile, spiegano gli analisti.

Usa, con l’allarme sulle sigarette elettroniche si torna a fumare

 

GermaniaL’effetto-Usa ha già raffreddato il mercato del vaping
L’88% dei commercianti tedeschi del settore del vaping ha rivelato che le notizie e le disinformazioni sui casi di malattie polmonari negli Usa hanno avuto riflessi negativi sul giro di affari in Germania. La notizia arriva da un sondaggio tra gli esercenti effettuato dal Bündnis für Tabakfreien Genuss (Bftg), l’associazione che rappresenta gli interessi delle piccole e medie aziende del vaping. Più della metà dei commercianti ha detto di aver subito una contrazione delle vendite fra il 30 e il 40%, un quinto ha denunciato cali del 50%. Lo svapatore tedesco si rivela come un soggetto particolarmente sensibile all’informazione sul tema: se questa è approssimativa e scandalistica, le conseguenze non tardano ad arrivare. Un errore fatale per la salute dei cittadini, sostiene il direttore del Bftg, perché il calo del consumo di sigarette elettroniche si sposerà con il ritorno di molti svapatori al tabacco.

UsaLa Fda riconosce lo snus come prodotto del tabacco a rischio ridotto
La Food and Drug Administration ha riconosciuto lo snus come prodotto del tabacco a rischio ridotto. Lo snus è una sorta di sacchettino contenente tra l’altro tabacco da tenere a contatto della gengiva sotto il labbro. In Europa è molto diffuso in Scandinavia, in particolare in Svezia e Norvegia, dove ha contribuito a ridurre ai minimi storici il numero dei malati di cancro polmonare e orale. Per la Fda lo snus abbatte il rischio di cancro alla bocca, malattie cardiache, cancro ai polmoni, ictus, enfisema e bronchite cronica. Per gli Usa si tratta di una svolta storica.

Storica decisione negli Stati Uniti: lo snus è “prodotto del tabacco a rischio ridotto”

 

Gran BretagnaFine settimana a Birmingham per Vaper Expo 2019
Si è aperta venerdì sera e proseguirà per tutto il weekend fino a domenica 27 ottobre la Vaper Expo 2019, la più grande fiera del settore del vaping nelle West Midlands, un’area che conta quasi tre milioni di abitanti. Luogo dell’esposizione è il centro fieristico del capoluogo Birmingham.

CinaTre giorni a Shangai per la Iecie Vape Culture Week
Si tiene nel nuovo International Expo Center di Shangai la fiera del vaping Iecie che si apre mercoledì 30 ottobre e chiude i battenti venerdì 1° novembre. Sarà una settimana dedicata alla cultura del vaping, assicurano gli organizzatori, che si confrontano con un mercato dal potenziale enorme, tuttavia ostacolato da miopia politica e interessi del gigante statale del tabacco. Operatori e appassionati del vaping si muoveranno su un’area espositiva di 23 mila metri quadri che ospita mille marchi da 25 paesi e regioni. Gli organizzatori stimano una presenza di 30 mila operatori.

Gran BretagnaScontro The Lancet-Sanità pubblica sul ruolo delle sigarette elettroniche
Duro botta e risposta sull’approccio al vaping fra John Newton, direttore del dipartimento Health Improvement di Public Health England, l’agenzia del Ministero della salute del Regno Unito, e il direttore della rivista The Lancet. Prendendo spunto dai casi delle malattie polmonari negli Usa, la prestigiosa rivista scientifica si chiedeva se non fosse arrivato il momento di ripensare l’approccio verso l’ecig. Niente affatto, ha risposto Newton, “prove scientifiche di buona qualità provenienti da studi controllati randomizzati sostengono l’uso delle sigarette elettroniche come aiuto per smettere di fumare”. I punti principali del confronto nell’articolo di Sigmagazine.

TurchiaIl paternalismo di Erdogan sulla sigaretta elettronica
Di questi tempi in Turchia non è certo l’allarme più urgente quello della sigaretta elettronica. Tuttavia il paternalismo con cui il presidente Erdogan pensa di governare (finora indubbiamente con successo) i suoi sudditi (non cittadini) emerge anche dalla necessità che ha avvertito di ribadire la sua avversione nei confronti del mondo del vaping. Che il Paese si appresti a vietare la vendita di ecig è cosa nota. Ma in settimana Erdogan ha approfittato di una conferenza sui rischi del fumo per ribadire che mai e poi mai permetterà ad aziende di produrre in Turchia le ecig. E rivolto a queste aziende ha detto: “Vogliono investire in Turchia, vadano piuttosto a farlo altrove”. Fumo e vaping per Erdogan pari sono, “avvelenano la gente” ha aggiunto. L’ampia letteratura scientifica in materia, per lui, può prendere polvere sugli scaffali.

SvizzeraLavoratori di Japan Tobacco protestano contro i tagli
Una manifestazione dei lavoratori del colosso Japan Tobacco International (Jti) si è svolta questa settimana all’esterno della sede svizzera di Ginevra per protestare contro i tagli ai posti di lavoro annunciati dall’azienda. Lo scorso mese Jti aveva reso noto un piano di ristrutturazione che prevede la soppressione di 268 lavoratori nella sede ginevrina, solo una parte dei quali potrebbe essere ricollocata in Asia ed Europa orientale.

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