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In Italia forse non è conosciuto ai più, ma in Francia è considerato tra i più autorevoli esperti di salute pubblica. Tanto che ha ricoperto il prestigioso incarico di direttore generale del Ministero della Sanità sotto la guida di Marisol Touraine. Benoît Vallet, attualmente magistrato presso la Corte dei conti, è un fervente sostenitore della sigaretta elettronica come miglior strumento per smettere di fumare. Nonostante quanto stia accadendo negli stati Uniti, continua imperterrito a difendere la causa della riduzione del danno. “Il metodo di smettere di fumare con la sigaretta elettronica – spiega Vallet in una intervista rilasciata al quotidiano Libération – è ampiamente utilizzato perché si basa su dinamiche comportamentali vicine al fumo. E gli ultimi studi dell’Agenzia di sanità pubblica francese riportano cifre che indicano un forte calo del consumo di tabacco. Ci sono diverse ragioni. Il basso costo dello svapo ha innegabilmente avvantaggiato questa soluzione contro il tabacco”. Nonostante gli altri sostituti nicotinici come i cerotti e gli spray “siano rimborsati dal sistema sanitario nazionale. E i numeri parlano da soli: c’è stato un calo di oltre 100 mila fumatori con il vaping. Non è poco”.
Un riferimento lo riserva anche alle ricerche britanniche, universalmente riconosciute come le più disponibili nel confronti della sigaretta elettronica. “Lo studio pubblicato sul The New England Journal of Medicine nel 2019 dimostra che lo svapo è più efficace nel fermare il fumo rispetto agli prodotti contenenti nicotina. In due gruppi di quasi 800 persone, i tassi di astinenza sono più che raddoppiati con le sigarette elettroniche dopo un anno. Alcuni dicono che alcuni vapers continuano a svapare dopo aver smesso di fumare. Certamente, ma qual è il vero obiettivo? La priorità è smettere di fumare. In termini di salute pubblica, è meglio promuovere lo svapo rispetto al tabacco. L’obiettivo principale è la soppressione del fumo. Per coloro che desiderano smettere, lo svapo è la soluzione migliore”.