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Sigaretta elettronica, la pessima vignetta dell’American Lung Association

In occasione di Halloween, l'associazione sanitaria realizza una grafica che offende produttori e consumatori dei prodotti del vaping.

La scienza è morta e non si può neanche aggiungere “viva la scienza”. Perché quando si arriva a distorcere la realtà per far passare la tesi che si sostiene, non si può più parlare di scienza e non resta che recitare un triste de profundis. È un modus operandi che, contro la sigaretta elettronica, stiamo vedendo spingersi verso confini di mistificazione davvero indegni. Soprattutto, bisogna dirlo, negli Stati Uniti.
L’ultimo, raccapricciante, esempio arriva dall’American Lung Association, una organizzazione che avrebbe tutto il dovere di essere seria e affidabile e di condurre le sue battaglie, se proprio le ritiene giuste, secondo i crismi della verità e nell’interesse dei cittadini. L’American Lung Association si batte per vietare la vendita dei liquidi per sigarette elettroniche con gusti diversi dal tabacco, nella convinzione che questo impedirà ai minori – ai quali il consumo di questi prodotti è già vietato per legge – di utilizzarli. O, per dirla con le loro parole, di “essere accalappiati” e diventare dipendenti dalla nicotina.
E non basta cavalcare l’onda della disinformazione creata ad arte su una crisi di malattie polmonari che tutte le evidenze riconducono al consumo di liquidi illegali al Thc, ma che è stata a lungo spacciata come causata dalle sigarette elettroniche convenzionali. A cominciare dal nome che le autorità sanitarie americane hanno dato alla malattia: Evali, che sta per E-cigarette and vaping products associated lung injury. E dove non compare neanche per sbaglio la sostanza alla quale gli stessi esperti del Cdc hanno, per loro stessa ammissione, ristretto il campo delle indagini.
L’American Lung Association ha pensato che non poteva certo lasciarsi sfuggire l’occasione dell’imminente festa di Halloween per gettare ancora un po’ di discredito non solo su un prodotto, ma su un’intera categoria di lavoratori e di consumatori. E così ha diffuso sui suoi canali social una vignetta di pessimo gusto (oltre che semplicemente brutta). Una strega dal naso bitorzoluto rimesta una pozione verde in un calderone con sopra scritto “e-juice”, versando contemporaneamente del liquido da un’ampolla. “Ancora un po’ di formaldeide!”, dice malignamente la strega. Alle sue spalle altri quattro contenitori etichettati come nicotina, diacetile, acetaldeide e acroleina. In alto campeggia lo slogan: “Vaping, quello che ci fa paura ad Halloween”.
È così che l’American Lung Association dipinge il mondo e l’industria della sigaretta elettronica: streghe cattive, intente a preparare pozioni artigianali con ingredienti dannosi per la salute. Peccato che la stessa associazione non abbia ritenuto degni di altrettanto sforzo artistico i confezionatori di ricariche al Thc allungate con olio di vitamina E o gli spacciatori di liquidi con pesticidi che superano anche di 5000 volte i limiti previsti per legge. O anche, semplicemente, i produttori di sigarette di tabacco, il prodotto che ancora oggi miete 8 milioni di vite all’anno. E peccato anche che una associazione che opera nel campo sanitario abbia così scarso riguardo e così tanto disprezzo per tutte quelle persone che nel mondo sono riuscite a smettere di fumare grazie alla sigaretta elettronica.
Ci perdonerete, infine, se non pubblichiamo la vignetta in questione. Ma è talmente brutta, offensiva e insulsa che non vogliamo offrire ai suoi creatori un ulteriore palcoscenico.

 

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