Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Attivisti e industria della sigaretta elettronica a colloquio con Trump

Stasera alla Casa Bianca un incontro con i rappresentanti del vaping, associazioni antifumo (e sigaretta elettronica) e funzionari del governo.

È fissato per questa sera alla Casa Bianca l’incontro fra il presidente Donald Trump e le parti in causa della questione “sigaretta elettronica”. È probabilmente a questo meeting che Trump faceva riferimento nel suo tweet dell’11 novembre scorso, che ha di poco preceduto la decisione di rallentare il passo sull’annunciato divieto per gli aromi nei liquidi da inalazione. L’incontro, ha fatto sapere la Casa bianca in una dichiarazione ufficiale, “darà al presidente e ai funzionari dell’Amministrazione l’opportunità di ascoltare un vasto gruppo di rappresentanti di tutte le parti in causa, mentre va avanti il processo di elaborazione di linee guida responsabili, che proteggano la salute pubblica dei cittadini americani”.
Dunque Trump pare deciso ad approfondire la questione, prima di imboccare definitivamente una strada. La lista dei partecipanti all’incontro non è stata resa nota, il comunicato ufficiale ha specificato solo che sarebbero stai presenti “gruppi di attivisti, l’industria, associazioni mediche e no profit e funzionari pubblici”. Alcuni nomi, però, sono trapelati. Gregory Conley, presidente dell’American Vaping Association, associazione che sostiene la riduzione del danno da tabacco, ha ringraziato pubblicamente il presidente per l’invito. Ci sarà anche Tony Abboud della Vapor Technology Association, che riunisce più di mille piccole e medie imprese del settore del vaping.
Dall’altra parte della barricata ci saranno sicuramente i rappresentanti di Campaign for Tobacco-Free Kids, l’associazione che solo due mesi fa ha ricevuto da Michael Bloomberg un finanziamento di 160 milioni di dollari per portare avanti una campagna contro i liquidi per sigaretta elettronica con gusti diversi dal tabacco. Ma il fatto che Bloomberg, ex sindaco democratico di New York, abbia cominciato a far circolare le voci di una sua probabile candidatura alle prossime elezioni presidenziali, potrebbe non rendere l’associazione particolarmente simpatica agli occhi del presidente.
Di certo il mondo della sigaretta elettronica americano ha finalmente un’occasione per presentare le sue ragioni e fare piazza pulita di tanta, colpevole disinformazione. La speranza dei vaper statunitensi è che, dall’altra parte del tavolo, trovi orecchie pronte ad ascoltare.

Articoli correlati