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Più tasse sulle sigarette elettroniche: alta tensione tra Grillo e Salvini

È l'imposta di consumo sui liquidi da inalazione il centro dell'ennesimo scontro tra gli ex alleati di governo.

Dal “per sempre insieme”, al “c’eravamo tanto amati”. È la sigaretta elettronica il centro dell’ennesimo scontro tra gli ex alleati di governo, tra Lega e Cinquestelle, tra Salvini e Grillo. In particolare, il paventato aumento dell’imposta di consumo sui liquidi da inalazione di cui abbiamo dato anticipazione ieri.
Nel blog di Grillo si legge che “le sigarette elettroniche, o e-cig, si stanno vendendo come fossero caramelle. Quest’anno, questo mercato raggiungerà i 26 miliardi di dollari di vendite in tutto il mondo. Nei prossimi sei anni, si ritiene che questo volume raddoppierà. Ci sono serie preoccupazioni circa il loro impatto sulla salute, e, sfortunatamente, poche risposte”.
Non si è fatta attendere la replica di Matteo Salvini: “Il governo non riesce a smettere dopo le tasse su plastica, merendine o auto aziendali adesso pensa di stangare perfino le sigarette elettroniche, come suggerito da Grillo. Chi cerca di togliersi il vizio del fumo andrebbe aiutato, come accade in Inghilterra, non bastonato! Governo e maggioranza di incapaci e pericolosi, mettono a rischio altre migliaia di posti di lavoro“.

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