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Sigarette elettroniche sui social: Tribunale di Roma dice stop a pubblicità e influencer

Secondo l'ordinanza, il divieto assoluto di pubblicità vale anche per i social network: fanno parte dei servizi della società dell'informazione.

Lo avevamo sempre detto: è vietata la pubblicità delle sigarette elettroniche e dei liquidi da inalazione sui social network. E adesso, a conferma di quanto ripetuto anche in occasione del workshop tenutosi durante il VapitalyPro, è scritto nero su bianco con una sentenza del Tribunale di Roma. L’ordinanza 57714 risale al 5 novembre e domani potrà essere palesata in forma anonima. La questione in passato aveva già visto un analogo procedimento contro una azienda del vaping. Questo secondo provvedimento invece è stato promosso da un’associazione dei consumatori nei confronti di una multinazionale del tabacco che commercializza anche sigarette elettroniche e ha avviato da tempo una campagna promozionale sui mezzi di trasporto pubblici. Per il Tribunale di Roma il divieto assoluto si fonda sull’articolo 21 comma 10 del Dlgs 6/2016 che ha recepito la Direttiva UE 2014/40. Secondo l’ordinanza, il divieto assoluto di pubblicità vale anche per i social network: fanno parte dei “servizi della società dell’informazione”. I cosiddetti influencer – o testimonial – che percepiscono un guadagno dai loro video o fotografie in seguito alla promozione di prodotti del vaping e sigarette elettroniche, secondo la sentenza, stanno violando la legge. Archiviata la questione social influencer, l’attenzione del Tribunale sarebbe ora rivolta ai blog e ai gruppi social dedicati ai prodotti liquidi da inalazione e alle sigarette elettroniche.

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