Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Spagna, associazione porta il governo in tribunale: “Falsi messaggi contro le sigarette elettroniche”

L'associazione di operatori del vaping NR3 denuncia la campagna mediatica "Il tabacco lega e ti uccide. In tutte le sue forme" ritenuta diffamatoria.

Una campagna mediatica diffamatoria nei confronti del vaping, che non tiene conto delle potenzialità di riduzione del rischio. E per questo l’associazione spagnola NR3 denuncerà alla giustizia il governo spagnolo, reo di aver diffuso falsi messaggi istituzionali sotto il motto “Il tabacco lega e ti uccide. In tutte le sue forme”. L’associazione aveva nei giorni scorsi presentato una petizione al Ministero della salute al fine di far cambiare il massaggio ma è rimasta inascoltata. “La campagna – commenta Massimiliano Belli, presidente di NR3 – presenta gravi carenze che hanno già causato grande confusione su questioni importanti quanto la salute”. Occorre pertanto che il governo intervenga al più presto per riparare “l’enorme danno che è già stato fatto al settore e si è concretizzato con un allarmismo ingiustificato, causando una notevole riduzione delle vendite e compromettendo numerosi posti di lavoro“.
Il ministero della salute spagnolo ha messo sullo stesso piano le sigarette tradizionali, il tabacco riscaldato, i narghilè e i vaporizzatori personali. E questo non è vero, come dimostrano già molti studi scientifici e clinici. Public Health England, ad esempio, ha quantificato nel 95 per cento il minor danno della sigaretta elettronica rispetto il tabacco combusto. anche il canada e la Nuova Zelanda supportano il vaping come strumento per accompagnare il fumatore verso la riduzione o la totale cessazione. “Adesso è giunto il momento di adottare misure legali – concude Belli – perché non soltanto vogliamo tutelare le migliaia di posti di lavoro ma anche perché vogliamo contriuire a salvare la vita a centinaia di migliaia di persone che ancora oggi fumano e non riescono o non vogliono smettere“.

Articoli correlati