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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 3 al 9 novembre

Vaper americani manifestano a Washington, mentre uno studio smentisce che l'e-cig spinga i giovani al fumo. Intanto la Cina sospende le vendite e la pubblicità online di prodotti per il vaping.

UsaWashington, in piazza per difendere i diritti dei vaper
I vaper manifestano per la difesa dei propri diritti e per ribadire l’importanza dell’e-cig nelle terapie di abbandono del fumo. Lo fanno oggi, 9 novembre, radunandosi davanti ai palazzi del potere politico della capitale statunitense. Una controffensiva nei confronti dell’informazione parziale e distorta che ha accompagnato i casi di malattie polmonari causate da liquidi illegali e all’attesa comunicazione da parte della Food and Drug Administration del “flavour ban”, il provvedimento che era stato annunciato dal presidente Donald Trump. Nel frattempo nel Paese, oltre alla manifestazione di Washington, si moltiplicano le iniziative dei vaper.

Sigarette elettroniche, manifestazioni di protesta in attesa del divieto sugli aromi della Fda

Stati Uniti, le piazze in movimento per sostenere la sigaretta elettronica

 

UsaJuul sospende la vendita delle pod alla menta
Un’altra mossa legata alla nuova strategia di Juul è l’annuncio della sospensione di vendita negli Stati Uniti (ma non sul mercato italiano) della pod alla menta, uno dei suoi prodotti più popolari. Tale sospensione segue quelle già adottate dei liquidi al mango, alla crema e alla frutta. Restano in commercio i liquidi al tabacco. Per il nuovo ceo di Juul Labs, K.C. Crosthwaite, a fronte dei dati di crescita del vaping fra i giovanissimi, l’azienda deve resettare la situazione e collaborare con le autorità. Sul tema l’approfondimento di Sigmagazine.

Sigarette elettroniche: Juul scavalca Trump e sospende vendita pod alla menta

 

GermaniaDalla commissione per le droghe appello a limitazioni per la pubblicità dell’e-cig
La nuova commissaria alle dipendenze delle droghe Daniela Ludwig si è appellata a parlamentari e ministri affinché vengano introdotte restrizioni sia per il fumo di tabacco negli spazi pubblici che per la pubblicità delle sigarette elettroniche. A fronte di un calo dei fumatori, si assiste in Germania a un aumento dei vaper (il rapporto diretto deve naturalmente essere considerato positivamente, dato l’accertata minore dannosità dell’e-cig rispetto alle sigarette tradizionali). Tuttavia, la commissaria si dice preoccupata per il fenomeno del vaping giovanile e i limiti alla pubblicità dei prodotti del vaping dovrebbero, a suo dire, salvaguardare proprio questa fascia di età. Al momento in Germania non vige alcun divieto per la pubblicizzazione di ecig e liquidi per lo svapo, ma soprattutto nessuna statistica recente – neppure quella presentata dalla Ludwig – certifica un aumento degli svapatori fra i più giovani.

CinaIn vigore il divieto di vendita e pubblicità online delle sigarette elettroniche
Con una circolare congiunta dell’Amministrazione statale per la regolamentazione del mercato e dall’Amministrazione del monopolio di Stato del tabacco è entrato in vigore in Cina il divieto di vendita e pubblicità online delle sigarette elettroniche. Produttori e distributori di materiale per il vaping dovranno dunque chiudere i siti e le applicazioni per la vendita sul web. Secondo quanto riferito dai media locali, la misura è stata giustificata con la motivazione di proteggere i minori dopo i casi di malattia polmonare e decessi registrati negli Stati Uniti.

La Cina vieta la vendita di sigarette elettroniche sul web

 

FranciaCon il “Mese senza tabacco” la controffensiva della sigaretta elettronica
Dopo settimane di difesa sul fronte della disinformazione in seguito ai casi di malattie polmonari negli Usa, i fautori della sigaretta elettronica come mezzo di riduzione del danno tornano al contrattacco. E la controffensiva parte dall’Europa. Niente di meglio dell’annuale appuntamento francese del “Mese senza tabacco”, la campagna istituzionale per convincere i fumatori ad abbandonare il fumo. In un’intervista al settimanale Le Point, il professor Loïc Josseran, presidente dell’Alliance contre le tabac, ha ribadito la posizione della sua associazione: “Utilizzata con i prodotti adatti, la sigaretta elettronica è verosimilmente meno tossica della sigaretta tradizionale, perché non vi è né tabacco né combustione”. Di fatto anche una critica ai riscaldatori di tabacco, ritenuti “la barba finta” dell’industria del tabacco. Su Sigmagazine una sintesi più ampia dell’intervista di Josseran.

Mese senza tabacco: sì alla sigaretta elettronica, no ai riscaldatori

 

UsaNuovo studio smentisce l’effetto “gateway” della sigaretta elettronica per i giovani
Il vaping non aumenta le probabilità dei giovani di utilizzare la sigaretta tradizionale. La nuova smentita empirica del cosiddetto effetto “gateway” (cioè che l’e-cig sarebbe l’anticamera del tabacco) arriva da uno studio coordinato da Arielle Selya, docente alla Sanford Research in South Dakota, e da Soojung Kim dell’Università del North Dakota. Lo studio ha esaminato la relazione tra lo svapo e il fumo di sigaretta convenzionale, analizzando 14 fattori di rischio condivisi, sulla base di sondaggi condotti su oltre 12.000 studenti delle scuole medie e superiori tra il 2015 e il 2016. Il fumo può essere interamente attribuito ad altri fattori quali l’educazione familiare, amicizie, ansietà o uso di altre sostanze, sostengono le due coordinatrici della ricerca. Selya ha anche criticato la regolamentazione dei prodotti a vapore come sigarette combustibili, che potrebbe riportare gli adolescenti a fumare. Lo studio è stato pubblicato su Nicotine & Tobacco Research, una rivista scientifica il cui editore non accetta donazioni da parte dell’industria del tabacco. I dettagli dello studio su Sigmagazine.

Studio Usa: la sigaretta elettronica non spinge al fumo tradizionale

UsaSan Francisco, gli elettori votano per mantenere il bando di vendita delle e-cig
Difficile immaginare che potesse andare a finire diversamente il referendum che proponeva l’abrogazione del divieto di vendita di e-cigarette e di tutti i prodotti del vaping, adottato dal Consiglio dei supervisori della città lo scorso giugno. Nel mezzo della campagna di mistificazione sui casi di malattie polmonari l’esito era di fatto scontato. Così nessuna sorpresa che gli elettori abbiano fatto largamente prevalere la tesi del mantenimento del bando, che è in realtà una sospensione fino a quando i prodotti non avranno completato l’iter autorizzativo della Food and Drug Administration.

San Francisco, bocciato alle urne il referendum pro sigarette elettroniche

 

FranciaAllarme per nuova droga liquida da vaporizzare
Diciassette casi di adolescenti ricoverati a causa di una nuova droga sintetica vaporizzabile nelle sigarette elettroniche sono stati segnalati nell’agglomerato urbano di Caen, nel nord della Francia. Le autorità doganali sono in allerta perché la sostanza sospettata – una polvere che può essere disciolta nel liquido per l’ecig – potrebbe anche provenire da paesi extra-Ue.

Francia in allarme per nuova droga liquida da vaporizzare

 

AustriaÈ entrato in vigore il divieto di fumo in caffé e ristoranti
È partito da una settimana il divieto assoluto in Austria di fumare in caffé, bar e ristoranti. La misura era in discussione da oltre dieci anni: era stata approvata da un governo, poi ritirata da quello successivo, infine riproposta dal governo di tecnici che è ancora alla guida del Paese in attesa che le trattative fra i partiti vincitori delle ultime elezioni producano il nuovo esecutivo. La normativa allinea così la legislazione austriaca sulla materia a quella degli altri Paesi europei. Finora era consentito fumare in caffé e ristoranti che superavano i 50 metri quadrati e che avevano aree separate: una concessione che aveva appiccicato all’Austria la non invidiabile etichetta di “portacenere d’Europa”. D’altro canto la novità chiude la lunga stagione dei fumosi caffé letterari viennesi: una tradizione romantica ma decisamente dannosa per la salute.

UsaLungo weekend a San Antonio per il Dynasty Expo
Si è aperto ieri venerdì 8 novembre e si chiuderà domenica 10 il Dynasty Expo (ex Vapor Dynasty Expo), la fiera delle sigarette elettroniche di San Antonio, in Texas. La fiera è uno dei principali appuntamenti per i vaper del Sud-Ovest degli Stati Uniti e, come tutte le manifestazioni americane in questo scorcio di 2019, un utile termometro per misurare lo stato del vaping nel mezzo della bufera per le malattie polmonari causate dai liquidi illegali e adulterati. Sotto un unico tetto si incontreranno operatori, produttori, venditori e consumatori di un settore che si trova a dover contrastare in casa propria una delle più grandi offensive mediatiche di disinformazione.

Gran BretagnaScienziati ed esperti a convegno, Londra ospita l’E-Cigarette Summit
Giovedì 14 è il giorno dell’E-Cigarette Summit a Londra. Fin dalla sua prima edizione nel 2013, il Summit è stato in prima linea nel portare avanti le discussioni scientifiche e sulla salute pubblica in merito alle sigarette elettroniche e ai più ampi dibattiti sulla riduzione del danno. I recenti casi di malattie polmonari negli Usa hanno acceso il dibattito attorno all’ecig, anche se l’assenza di casi in Europa testimonia da un lato della bontà della regolamentazione europea, dall’altro l’ormai quasi certezza che a causare i danni siano stati liquidi illegali che con il mercato normale del vaping non hanno nulla a che fare. E tuttavia, osservano gli organizzatori  dell’E-Cigarette Summit, l’impatto che la crisi Usa ha avuto (e sta continuando ad avere) sulle azioni dei governi e sulla fiducia del pubblico nel vaping è significativo: mai come ora è necessaria un’informazione neutra e scientificamente seria. Questa edizione del Summit di Londra presenterà briefing di alto livello da parte di esperti e incoraggerà l’interazione attraverso dibattiti di panel e discussioni aperte.

 

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