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Accademia Nazionale di Medicina: “La sigaretta elettronica fa smettere di fumare”

Il più autorevole organismo di sanità francese prende una posizione netta: "Bisogna avere fiducia", perchè quello che accade negli Stati Uniti è causato da una loro carenza regolatoria.

L’Académie nationale de médecine, il più autorevole e antico organismo sanitario francese, scende in campo a sostegno della sigaretta elettronica. E lo fa per smontare l’allarme mediatico in atto ormai da sei mesi, da quando cioè negli Stati Uniti ha cominciato a circolare una sostanza liquida stupefacente che, inserita maldestramente nei vaporizzatori, ha causato una epidemia di polmoniti chimiche. Nelle settimane scorse il presidente dell’Accademia, Gerard Dubois, durante una intervista, aveva spiegato che “paragonare la sigaretta elettronica a quella classica è come paragonare una pistola a tappo con un cannone”. Ora, però, l’accademia francese prende espressamente posizione. “La fiducia nella sigaretta elettronica oggi è scossa dall’osservazione di un’improvvisa epidemia di malattie polmonari localizzata negli Stati Uniti, nonché dal rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), che senza contraddittorio qualifica la sigaretta elettronica come “indiscutibilmente dannosa”. Questa crisi di fiducia potrebbe uccidere migliaia di fumatori. Non bisogna commettere l’errore di confondere il contenitore danno con la tossicità del contenuto”. Ovvero: non è la sigaretta elettronica a far male ma il liquido che viene inserito. Come una siringa può essere utilizzata per iniettare un vaccino o un veleno letale, così anche la sigaretta elettronica nelle mani sbagliate può essere utilizzata in maniera impropria. L’accademia di medicina punta l’attenzione proprio su questo aspetto. “Lo scoppio negli Stati Uniti del danno polmonare è dovuto all’uso improprio del suo uso perché, dopo aver messo in discussione in un primo momento lo svapo in quanto tale, il Center for Disease Control and Prevention (CDC) e la Food and Drug Administration (FDA) hanno riconosciuto che l’utilizzo non congruo è la causa principale di questa epidemia che in quattro mesi ha colpito quasi 2200 persone con 42 decessi. Non bisogna cioè incolpare il contenitore ma è il contenuto che può essere effettivamente dannoso e responsabile dell’emergenza americana”. E poi si arriva al punto centrale del ragionamento. Un vero e proprio endorsement da cui non si torna indietro: “La sigaretta elettronica è meno pericolosa delle sigarette, aiuta a smettere e ridurre il consumo di tabacco”. In Francia “sono già 700 mila i fumatori che hanno smesso grazie all’ecig”.
E ancora: “È accertato che la sigaretta elettronica è meno pericolosa della sigaretta: come indicato dalla National Academy of Medicine già nel 2015, è quindi preferibile che un fumatore passi al vaping. Dal 2016, l’Alta Autorità per la salute (HAS) lo considera “come un aiuto per fermare o ridurre il fumo da parte dei fumatori”, a volte meglio di altri sostituti della nicotina, come dimostrato da uno studio randomizzato. Se la preoccupazione è totalmente basata su quanto arriva dagli Stati Uniti, non è quello che succede in Francia e in Europa”. L’epidemia americana è dovuta interamente per colpa degli americani stessi, perché “hanno regolamentato in modo insufficiente l’uso” della sigaretta elettronica. Il comunicato si chiude con una frase che può sembrare ad effetto ma che contiene al suo interno un mondo di verità: “L’Academie nationale de medecine avverte che non bisogna scegliere il nemico sbagliato”.

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