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Sigarette elettroniche e liquidi non a norma, denunciato negoziante di Gravina di Puglia

La Guardia di Finanza chiarisce che la mancanza di codice identificativo "costituisce la prova dell'origine illecita della merce, implicando il suo approvvigionamento tramite soggetti non autorizzati".

Centinaia di flaconi di liquido per sigarette elettroniche senza codice identificativo e di dubbia provenienza, e circa duemila sigarette elettroniche e loro parti di ricambio con marchio CE non conforme alle direttive europee, sono stati sequestrati in un negozio a Gravina di Puglia nel corso di una operazione congiunta della Guardia di Finanza e dell’Ufficio delle Dogane di Bari. I flaconi con il liquido di ricarica delle sigarette elettroniche erano senza codice identificativo il che, evidenzia la Gdf in una nota, “costituisce la prova dell’origine illecita della merce, implicando il suo approvvigionamento tramite soggetti non autorizzati“, e “il mancato assoggettamento del liquido alle imposte dovute per i prodotti succedanei del tabacco“. Il titolare della ditta ispezionata è stato denunciato per “vendita o acquisto di cose con impronte contraffatte di una pubblica autenticazione o certificazione, frode nell’esercizio del commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e contrabbando di tabacchi lavorati esteri”.
Sono in corso indagini per risalire alle rotte di approvvigionamento della merce illecita e individuare eventuali altri responsabili del contrabbando e della contraffazione che – secondo la Finanza – risultano essere nell’ultimo periodo in aumento sia sotto il profilo delle quantità importate che della conseguente vendita al minuto. In Puglia è il quarto sequestro in una settimana.

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