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Pubblicità sigarette elettroniche, nuova stretta anche su Instagram

L'autority inglese ha colpito quattro aziende del vaping. I post "non devono essere visualizzabili dai minori di 18 anni e le persone presenti nelle foto devono avere almeno 25 anni”.

Alcune aziende del vaping, tra cui British American Tobacco, sono state richiamate dall’Autorità che regolamenta la pubblicità per alcuni post su Instagram non in linea con i regolamenti internazionali. I post mostravano modelle e celebrità – come la cantante Lily Allen – in possesso di sigarette elettroniche. I social media, compreso Facebook, vietano di pubblicizzare i prodotti del tabacco e le sigarette elettroniche. La denuncia è stata effettuata da alcuni gruppi antifumo britannici tra cui Action on Smoking and Health (Ash) e Stop Tobacco Organizations and Products (Stop).
Le aziende sotto esame sono state British American Tobacco, Ama Vape, Attitude Vapes e Global Vaping Group. Le società sono state accusate di promuovere sigarette elettroniche contenenti nicotina e di presentare modelli che sembravano avere meno di 25 anni, che è vietato dal codice pubblicitario. Nella sua risposta, British American Tobacco ha dichiarato che le sue comunicazioni online “miravano a impartire informazioni fattuali sui prodotti, ma hanno interrotto la promozione diretta o indiretta”.
Deborah Arnott, responsabile di Ash, ha spiegato che “la legge è sempre stata chiara sul fatto che qualsiasi pubblicità di sigarette elettroniche online non è consentita. La sentenza non lascia dubbi sul fatto che le tattiche sui social media di queste aziende erano sia irresponsabili che illegali e non dovranno mai più essere ripetute“.
L’Autority ha stabilito che i post che sponsorizzano anche in maniera velata o occulta i prodotti del vaping saranno rimossi e sanzionati. A meno che, puntualizza, “non siano state prese misure per assicurarsi che non possano essere visualizzabili dai minori di 18 anni e che le persone presenti nelle foto abbiano almeno 25 anni ”.

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