Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 1° al 7 dicembre

Asia nella morsa proibizionista: game over per la sigaretta elettronica in India, si discute in Bangladesh e nelle Filippine. In Europa, l'Ungheria limita la vendita dei prodotti del vaping alle tabaccherie, mentre dal Regno Unito continuano ad arrivare notizie rassicuranti sull'e-cig.

IndiaGame over per il vaping, operativo il divieto totale di vendita e uso dell’e-cig
Il Rajya Sabha, la camera alta del Parlamento indiano, ha approvato in seconda lettura il disegno di legge che mette fine al mercato del vaping su tutto il territorio del Paese. La nuova legge sostituisce un’ordinanza provvisoria emessa dal governo lo scorso settembre. Invano, nel dibattito parlamentare, alcuni deputati hanno tentato di estendere il divieto anche al tabacco greggio e alle sigarette tradizionali. Circostanza che ha esposto il governo indiano alle accuse di essersi piegato alle lobby dell’industria del tabacco. Il risultato: banditi i prodotti a minor danno, in circolazione quelli del tabacco.

India, operativo il divieto totale di vendita e utilizzo di sigarette elettroniche

 

FilippineIl Ministro delle finanze spinge per il divieto dei liquidi aromatizzati
Il ministro delle Finanze preme per l’introduzione del divieto di vendita di liquidi aromatizzati per la sigaretta elettronica, giustificando la misura con l’obiettivo di salvaguardare la salute deipiù giovani, che sarebbero attirati da questo tipo di prodotto. Lo riporta il quotidiano The Inquirer. “La nostra posizione è stata fin dall’inizio quella non permettere che gli aromi potessero sedurre i giovani“, ha detto il Sottosegretario alle finanze filippino Karl Kendrick Chua. I media avevano riferito recentemente che lo stesso presidente Duterte si era detto favorevole alla vendita delle sole sigarette elettroniche al sapore di tabacco. Nel frattempo dal ministero si rende noto che, qualora nel prossimo anno entrasse in vigore l’aumento delle tasse sui liquidi, le entrate fiscali crescerebbero di circa 39,2 milioni di dollari.

UngheriaDal prossimo gennaio, e-cig e liquidi in vendita solo nelle tabaccherie
Novità legislative sulla sigaretta elettronica in Ungheria a partire dal prossimo anno. La nuova legge approvata dal parlamento di Budapest consente la vendita di e-cig e liquidi di ricarica in maniera esclusiva alla rete statale dei tabaccai. Diminuisce anche il numero delle rivendite: ve ne sarà una ogni 4 mila abitanti (oggi è una ogni 3 mila). L’unica nota positiva riguarda il prelievo fiscale, che passa da 55 a 20 fiorini per millilitro: su un flacone da 10 ml, la tassa passa da circa 1,60 a 0,66 euro. Novità anche per i prodotti a tabacco riscaldato. I dettagli della nuova legge nell’articolo di Sigmagazine.

Ungheria, sigarette elettroniche e liquidi in vendita solo in tabaccheria

 

BangladeshPsicosi Usa come giustificazione per il divieto dei prodotti del vaping
L’onda lunga dei casi di malattie polmonari negli Usa continua a offrire pretesti agli Stati per adottare misure restrittive sulle e-cig. Uno dei casi più eclatanti è quello del Bangladesh dove, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Reuters, il governo sta pensando di proibire tutti i prodotti del vaping, non limitandosi ai soli liquidi aromatizzati. La giustificazione è tanto pretestuosa quanto antiscientifica: preservare la salute dei cittadini venendo incontro alle preoccupazioni internazionali. “Stiamo lavorando attivamente per l’imposizione del divieto di produzione, importazione e vendita delle sigarette elettroniche“, ha detto Shaikh Yusuf Harun, segretario di uno dei dipartimenti del Ministero dellasSalute e del benessere familiare. Il ministro lega l’iniziativa esplicitamente ai casi di malattie polmonari negli Usa, nonostante le autorità investigative americane siano ormai certe che a provocarle non siano state le e-cig legali ma l’acetato di vitamina E, la sostanza che viene spesso utilizzata come addensante nei liquidi illegali contenenti Thc.

UsaStudio: svapo di oli di cannabis alla base di un caso di polmonite da cobalto
Una nuova vicenda agita le cronache statunitensi. L’allarme proviene da un caso studio appena pubblicato sullo European Respiratory Journal (Erj). Un gruppo di ricercatori della University of California, della John Hopkins Bloomberg School of Medicine di Baltimora e della University of Cambridge riporta il caso di una donna di 49 anni che ha contratto una polmonite da cobalto. Anche in questa vicenda a farla da protagonista sono gli oli di cannabis che la paziente svapava attraverso l’e-cig. Sigmagazine ha approfondito il caso.

Studio, caso di polmonite da cobalto dovuta allo svapo di oli di cannabis

 

KeniaRespinto ricorso di Bat sui risarcimenti ai fumatori colpiti da malattie
La Corte suprema del Kenya ha respinto un ricorso del colosso Britisch American Tobacco contro il regolamento che impone all’industria del tabacco una tassa per aiutare a risarcire le persone colpite da malattie legate al fumo. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa Associated Press. Gli avvocati di Bat avevano eccepito la vaghezza nella definizione della stessa tassa, ma i giudici hanno ritenuto che i regolamenti siano sufficientemente chiari e conformi alla costituzione: il loro scopo è di proteggere le vite dei cittadini kenioti.

UsaStudio: l’e-cig non aumenta le possibilità di contrarre una polmonite
L’esposizione al vapore di sigaretta elettronica, con o senza nicotina, non aumenta la possibilità di essere infettati dal batterio che è il principale responsabile della polmonite. È quanto sostiene uno studio realizzato da un’equipe di ricerca della University of Louisiana, coordinato dal docente di immunologia Ritwij Kulkarni e pubblicato sulla rivista scientifica Applied and Environmental Microbiology. La ricerca è stata condotta sui topi da laboratorio e i suoi risultati sono analizzati nell’approfondimento di Sigmagazine.

La sigaretta elettronica non aumenta le possibilità di polmonite

 

PoloniaA Varsavia si discute di lotta al contrabbando di tabacco in Europa
Il contrabbando del tabacco continua a essere in Europa una piaga aperta, che richiede da parte delle autorità politiche e di polizia strumenti aggiornati nel contrasto. Arriva dunque nel momento giusto   la conferenza che l’Istituto di studi giuridici dell’Accademia polacca delle scienze terrà il 12 dicembre a Varsavia sul commercio illecito di prodotti del tabacco. Durante l’incontro, saranno presentati i risultati di un progetto di ricerca condotto da Philip Morris nell’ambito dell’iniziativa Pmi Impact, che ha identificato tendenze e meccanismi che governano il fenomeno e richiede cambiamenti nel controllo del commercio illecito di prodotti del tabacco nell’Unione europea. I delegati discuteranno di questioni come il ruolo del diritto penale e del diritto di proprietà intellettuale, l’impatto della Brexit e il ruolo dei partenariati pubblico-privato nella lotta al commercio illecito di tabacco.

Gran BretagnaStudio: l’uso dell’e-cig fra i giovani non legittima la sigaretta tradizionale
Una nuova ricerca britannica conferma l’insensatezza della tesi sulla cosiddetta rinormalizzazione del fumo in seguito alla diffusione della sigaretta elettronica. Si tratta, insomma, di un’ennesima teoria denigratoria che non trova riscontri quando dai teoremi si passa alla loro verifica empirica. Come accaduto con precedenti studi in materia. L’ipotesi è che la diffusione dell’e-cig fra le nuove generazioni produca una sorta di legittimazione sociale, di accettazione, anche della sigaretta tradizionale, favorendone nuovamente il consumo. Nulla di tutto questo accade invece nella realtà, sostengono i ricercatori della Cardiff Metropolitan University, che sotto la guida di Rachel Brown hanno condotto uno studio qualitativo nell’ambito di una più ampia valutazione dell’impatto delle norme previste dalla Direttiva europea sui prodotti del tabacco (Tpd) sul fumo e sull’uso dell’e-cigarette fra i giovani. Il lavoro, finanziato dal National Institute for Health Research, sarà pubblicato nel numero di gennaio 2020 dell’International Journal of Drug Policy. Sigmagazine ne offre in anteprima una sintesi.

Le sigarette elettroniche non rinormalizzano il fumo fra i minori

 

Nuova ZelandaIl Vape Expo di Auchland, fiore all’occhiello dell’Oceania
Fine settimana ricco di fiere del vaping. Si parte con la due giorni neozelandese, con la seconda edizione del Vape Expo Oceania che si terrà ad Auchland. Sabato 7 e domenica 8 oltre cento espositori in rappresentanza di 200 marchi presenteranno i propri prodotti in quello che è considerato il principale evento del settore in Oceania. Accompagnano le due giornate tavole rotonde e dibattiti sui temi attuali del vaping.

GermaniaFine settimana a Düsseldorf per lo Steamers Paradise
Due giorni anche per lo Steamers Paradise, la fiera del vaping che si svolge nella Mitsubishi Electric Halle di Düsseldorf, nella Germania occidentale. Si tratta della prima edizione nella capitale del popoloso Land del Nord Reno-Vestfalia, regione già nota per ospitare (a Dortmund) Intertabak, la più grande manifestazione fieristica del settore, da qualche anno aperta anche al vaping. Gli organizzatori sperano in un grande successo: il mercato del vaping è stato in Germania in costante ascesa, qualche flessione è stata registrata solo grazie alla confusa informazione che ha accompagnato i casi di malattie polmonari negli Usa. Düsseldorf poi gode di una posizione geografica centrale, a due passi dalla Ruhr e da grandi città come Colonia, Mönchengladbach, Essen. Gode inoltre della prossimità con l’Olanda: e tradizionalmente le fiere del vaping in Nord Reno-Vestfalia attirano molti svapatori olandesi.

Articoli correlati