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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 22 al 28 dicembre

La psicosi americana ha colpito duramente gli ultimi sei mesi di mercato. A farne le spese sono stati i nuovi consumatori, restii ad affacciarsi alla scoperta degli strumenti a rischio ridotto. Ma il dietrofront e le smentite a stelle e strisce potrebbero ridare nuovo slancio.

Gran BretagnaL’oasi felice in un mare di disinformazione e sensazionalismo
Fine anno è tempo di bilanci. Il sito Planet of the Vapers traccia il suo partendo dalla campagna di disinformazione sul vaping scatenatasi negli Stati Uniti, a seguito dei casi di malattie polmonari attribuite erroneamente e irresponsabilmente alle sigarette elettroniche. Una campagna che ha spaventato l’opinione pubblica e intimorito politici condizionabili e non particolarmente preparati, spingendoli ad adottare misure restrittive nei confronti del vaping sempre più draconiane. A farne le spese, le politiche sulla riduzione del danno e, in fondo alla catena, i fumatori che nel vapore avevano trovato una via d’uscita dalla dipendenza dal fumo. Ma un’oasi felice ancora c’è, scrive il sito, ed è rappresentata dalla Gran Bretagna, le cui autorità sanitarie e politiche non hanno ceduto di un millimetro di fronte all’emotività delle polemiche. Se lo sguardo potesse fermarsi solo Oltremanica, il 2019 sarebbe stato un anno positivo: sempre più ricerche obiettive hanno premiato l’ecig come strumento di minor danno per la salute, progetti pilota come l’introduzione di negozi di ecig all’interno di ospedali hanno dato corpo a nuove sperimentazioni per i fumatori e sono aumentate le organizzazioni che supportano il vaping nelle politiche sanitarie.

CinaLe restrizioni normative si riflettono sull’occupazione nel settore del vaping
Sono circa 50.000 le persone licenziate da ottobre a oggi nel settore industriale delle sigarette elettroniche in Cina, una cifra pari al 10% della forza lavoro. Lo riferisce l’Electronic Cigarette Industry Committee. Il declino occupazionale segue la scia di inasprimenti delle normative negli Stati Uniti e in Cina, ma anche la diffusa informazione – meglio chiamarla disinformazione – della stampa mainstream sui casi di malattie polmonari che hanno colpito gli Usa. Fonti di stampa riferiscono il caso di un dirigente di un marchio lanciato quest’anno, il quale ha dichiarato che il giro d’affari è diminuito del 60% dopo che la Cina ha vietato le vendite online di prodotti a vapore a novembre. Circa il 90% delle sigarette elettroniche del mondo sono prodotte nella città cinese meridionale di Shenzhen, dove l’industria del vapore impiega circa mezzo milione di persone.

GermaniaTestimonianze: vittima dell’informazione distorta è chi vuol smettere di fumare
Sono i nuovi consumatori, quelli che negli ultimi mesi si erano timidamente affacciati al mondo del vaping con l’obiettivo di provare a smettere di fumare, le vittime della psicosi determinata dalla cattiva informazione che ha accompagnato i casi di malattie polmonari negli Usa. Vale per tanti paesi, vale sicuramente per la Germania. Lo confermano le esperienze dei singoli rivenditori, operatori che hanno ogni giorno a che fare con i clienti e misurano il polso del mercato. Due di loro sono stati intervistati dalla rivista di settore Egarage. Il loro negozio è nel popolare quartiere Kreuzberg di Berlino, un punto sensibile della città. “Tra fine agosto e inizio settembre abbiamo chiaramente percepito il cambio di umore nella clientela“, hanno detto i due esercenti, “in concomitanza con le notizie sparate dai media sulla cosiddetta morte portata dalla sigaretta elettronica”. Maggiormente impressionato chi si era avvicinato da poco con la speranza di smettere di fumare: non tutti sono scomparsi, concludono i due negozianti, “diciamo che uno su dieci ha continuato a venire da noi“. Il destino degli altri nove è sulla coscienza della cattiva e tendenziosa informazione.

OlandaStretta antifumo, dopo bar e caffè è il turno delle stazioni ferroviarie
Le ferrovie olandesi puntano al totale divieto di fumo in tutte le stazioni del Paese, promettendo in due anni la scomparsa delle 400 smoking areas ancora presenti negli scali ferroviari. Lo ha rivelato il NL Times, citando un portavoce di Pro-Rail. Negli ultimi tempi si sono intensificate le lamentele dei non fumatori per la presenza persistente di zone riservate al fumo all’interno delle stazioni, ha riferito il portavoce, e la società intende prendere autonomamente provvedimenti senza attendere che sia il governo a varare un’apposita legge. I dirigenti dell’azienda ferroviaria hanno già aperto un tavolo di confronto con le parti interessate per giungere rapidamente al divieto totale di fumo. Nel frattempo, sempre in Olanda, l’associazione Clean Air Nederland ha annunciato l’introduzione del divieto di fumo in 113 terrazze esterne di altrettanti bar e caffè del Paese. Una misura contenuta nel National Prevention Agreement siglato lo scorso anno, che prevede la chiusura delle aree per fumatori in bar, caffè e ristoranti antro il 2022.

TurchiaIn vigore la nuova legge sui pacchetti di sigarette neutri
È entrata in vigore in Turchia la nuova legge sul packaging dei prodotti di tabacco, che introduce i pacchetti neutri di sigarette: un unico pacchetto standard per ogni marca, privo di loghi, segni grafici o qualsiasi altro elemento caratterizzante e in grado di attirare i consumatori. I produttori hanno adesso tempo fino al 5 gennaio 2020 per smaltire i pacchetti che contengono ancora le indicazioni dei marchi. La misura si inserisce nel piano di contrasto al tabacco avviato dieci anni fa e che ha in parte favorito la diminuzione dei fumatori all’interno del paese. La linea dura della Turchia sul tabacco si estende purtroppo anche ai prodotti a danno minore come le ecig: una politica che, secondo alcuni analisti, avrebbe intorpidito gli innegabili successi ottenuti sul fronte della lotta al tabagismo.

SvizzeraOms, in calo i fumatori per la prima volta da 19 anni
Secondo un nuovo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il numero di fumatori adulti è diminuito per la prima volta in almeno 19 anni. Gli uomini rappresentano l’80 per cento dei fumatori in tutto il mondo. L’uso globale del tabacco è passato da circa 1,4 miliardi di persone nel 2000 a circa 1,3 miliardi di persone nel 2018. Il calo è stato possibile soprattutto grazie al decremento delle donne fumatrici che sono passate da 346 milioni nel 2000 a 244 milioni nel 2018. Nello stesso periodo, il consumo di tabacco negli uomini è aumentato di circa 40 milioni. Ulteriori e dettagliati numeri del rapporto Oms nell’approfondimento di Sigmagazine.

Organizzazione mondiale sanità: fumatori in calo, prima volta da 19 anni

 

GermaniaL’atlante dello svapo, il vademecum anche per le vacanze di fine anno
È diventato un appuntamento consueto anche per i lettori di questa rubrica alla vigilia di ogni periodo vacanziero: è quello con l’Atlande del vaping elaborato e puntualmente aggiornato dalla rivista online tedesca Egarage. Dopo il Natale, periodo tradizionalmente trascorso in famiglia, arriva il Capodanno, utilizzato da diversi italiani per un viaggio all’estero. Nuove normative e regolamentazioni, generalmente restrittive, hanno modificato negli scorsi mesi il mondo del vaping e costituiscono una sfida per chi utilizza la sigaretta elettronica. L’Atlante di Egarage è uno strumento utile per chi ha una qualche dimestichezza con la lingua tedesca e vuole conoscere le regolamentazioni più aggiornate in materia di vaping, dall’Europa al più recondito angolo del globo.

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