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New York, giudice blocca il divieto sugli aromi del governatore Cuomo

Accolto il ricorso della Vapor Technology Association: non è un compito che spetta all'esecutivo.

È ancora una volta un giudice a fermare l’eccesso di zelo di molti governatori americani che, ansiosi di tramutare in consenso il panico scatenato nell’opinione pubblica, avevano emesso ordinanze d’emergenza per vietare gli aromi diversi da tabacco e mentolo nei liquidi per sigaretta elettronica. È successo nello Stato di New York, dove il giudice della Corte suprema Chaterine Cholakis ha accolto il ricorso presentato dalla Vapor Technology Association, decretando che il divieto emanato lo scorso settembre da Andrew Cuomo non rientra nei poteri del governatore.
Secondo Cholakis, la regolamentazione del settore del vaping è un compito che spetta all’assemblea legislativa, non al ramo esecutivo, che ha invece la funzione di implementare le politiche decise, appunto, dal legislatore. Dunque per il momento il divieto non entrerà in vigore e industria e commercianti del settore possono tirare un sospiro di sollievo. Ma non troppo, perché lo stesso giudice ha riconosciuto il problema della diffusione dell’uso della sigaretta elettronica fra i minori. Ha anche sottolineato, però, che da pochi giorni l’età per acquistare prodotti del vaping è passata da 18 a 21 anni. “Il legislatore – ha scritto Cholakis – può scegliere di aspettare un lasso di tempo per verificare se questa misura da sola è sufficiente per fermare l’uso del vaping fra i minori”.
In ogni caso, se lo Stato di New York vorrà perseguire la politica dei divieti, dovrà farlo coinvolgendo l’assemblea legislativa e garantendo tutti i passaggi formali e non con una procedura d’emergenza.

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