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Sigarette elettroniche, il governo inglese: “Efficaci per aiutare i fumatori a smettere”

Il sottosegretario alla salute interviene alla Camera dei Lord. "Oltre 50 mila persone ogni anno smettono di fumare grazie alle sigarette elettroniche, persone che altrimenti non avrebbero smesso con altri strumenti”.

Oltre 50 mila persone ogni anno smettono di fumare grazie alle sigarette elettroniche, persone che altrimenti non avrebbero smesso con altri strumenti”.
La ricerca dimostra che le sigarette elettroniche sono efficaci nell’aiutare i fumatori a smettere”.
Consideriamo le sigarette elettroniche una via efficace e più sicura per smettere di fumare rispetto ad altre vie”.
Dal 2013 i tassi di fumo sono scesi dal 18,4% al 14,4% e tra i giovani l’uso regolare della sigaretta elettronica è molto ridotto. È al 2% per coloro che non hanno mai fumato ed è molto raro o inferiore, allo 0,5%, per i bambini di età compresa tra 11 e 15 anni”.
Quelle appena riportate non sono slogan ma frasi pronunciate da Nicola Blackwood, sottosegretario britannico alla salute, rispondendo alle interrogazioni dei parlamentari della Camera dei Lord. Una posizione che sancisce l’estrema attenzione che i britannici nutrono nei confronti della sigaretta elettronica come unica soluzione per abbattere i rischi fumo correlati.
Nonostante la riduzione dei tassi di fumo – ha spiegato il sottosegretario in aula – il fumo rimane la principale causa di morte prevenibile in Inghilterra. Le sigarette elettroniche non sono esenti da rischi ma sono meno dannose per la salute rispetto al fumo di tabacco. Ogni anno, oltre 50 mila persone smettono di fumare grazie alle sigarette elettroniche, persone che altrimenti non avrebbero smesso con altri strumenti. Continuiamo a monitorare la base di prove sulle sigarette elettroniche. La prossima revisione annuale di Public Health England è prevista per febbraio 2020. Il governo ha costantemente sottolineato che smettere completamente di fumare e di usare la nicotina è il modo migliore per migliorare la salute. Sebbene non siano esenti da rischi, la ricerca mostra che le sigarette elettroniche sono efficaci nell’aiutare i fumatori a smettere. Il numero dei fumatori è ora al suo livello più basso mai registrato: dal 18,4% nel 2013 al 14,4% attuale”.
E ancora. “Consideriamo le sigarette elettroniche una via efficace e più sicura per smettere di fumare rispetto ad altre vie. Tuttavia, comprendiamo che, al momento, non vi sono prove dell’impatto dello svapo a lungo termine, motivo per cui Public Health England continua ad aggiornare e pubblicare annualmente la base di prove sulle sigarette elettroniche. Continueremo a monitorare gli impatti di tale uso”.
In conclusione , il discorso di Blackwood ha toccato l’allarme che, partito dagli Stati Uniti, si sta diffondendo anche in Europa: la diffusione della sigaretta elettronica tra i giovani. Una questione che, però, non tocca il Regno Unito, proprio per l’eccellenza delle loro politiche sanitarie e di prevenzione al fumo. “È da notare che l’uso di sigarette elettroniche tra i giovani negli Stati Uniti è aumentato notevolmente: il 78% negli studenti delle scuole superiori e il 48% negli studenti delle scuole medie. Questo aumento non l’abbiamo visto nel Regno Unito a causa dei metodi molto efficaci e strettamente regolamentati che abbiamo introdotto nella pubblicità e nell’accesso per i minori di 18 anni. Sono orgogliosa del modo in cui l’abbiamo gestito nel Regno Unito. Uno dei motivi per cui il Regno Unito ha successo è che avviciniamo le nostre politiche e le nostre scelte sulla base delle prove più eccellenti. Siamo famosi in tutto il mondo per l’approccio che adottiamo per utilizzare le prove e metterle in pratica nella maniera più efficace. Siamo considerati il leader europeo nella politica sul fumo, in particolare per quanto riguarda il nostro piano di controllo del tabacco e sono sicura che continueremo ad esserlo”.

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