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Le sessanta domande e risposte sulla sigaretta elettronica

Clive Bates, esperto di salute pubblica, scrive tutto quello che c'è da sapere sul vaping e sulla riduzione del danno da fumo anche in risposta all'Oms.

Non poteva esserci risposta migliore al raffazzonato testo di “Domande e risposte” sulla sigaretta elettronica diffuso a spron battuto lo scorso gennaio dall’Organizzazione mondiale della sanità e poi, quasi in segreto, emendato delle assurdità più clamorose – anche se non nella sostanza –, in seguito alle critiche di vasta parte della comunità scientifica. La risposta la dà Clive Bates, mettendo a disposizione sul suo sito, The counterfactual, la versione aggiornata al 2020 delle sue domande e risposte sulla scienza e la politica sulla nicotina.
L’autore, fra i più noti sostenitori del vaping a livello internazionale, sa di cosa parla. La sua esperienza nel campo della salute pubblica nasce da una lunga storia da dirigente del settore pubblico che lo ha portato, fra l’altro, a dirigere Action on Smoking and Health nel Regno Unito, a occuparsi nel 2005 di sanità e di fumo nel gabinetto dell’allora primo ministro britannico Tony Blair, e a lavorare all’elaborazione della Convenzione quadro sul controllo del tabacco della stessa Oms. E sa anche come si compila un Q&A che vuole avere una qualche valenza scientifica.
Le circa 60 domande e risposte, divise in 10 capitoli, sono sempre corredate da citazioni di studi e interventi di istituzioni sanitarie con un invito all’approfondimento. Fanno eccezione poche posizioni personali che uno come Bates ha l’autorevolezza per esprimere. Il lavoro si concentra in gran parte sulla sigaretta elettronica con nicotina e si conclude con quattordici “risposte rapide” per sfatare i falsi miti sul vaping più diffusi. Tutte le domande hanno subito una risposta secca e non interpretabile – un sì o un no – seguita da argomentazioni e citazioni scientifiche.
Si parte chiedendosi qual è lo scopo delle politiche sul tabacco e sulla nicotina (il cui obiettivo, secondo Bates è “la riduzione della malattia”), per spiegare cos’è la riduzione del danno da tabacco e quali prodotti la rendono possibile, sottolineando la differenza fra fumo e nicotina. Si passa poi ad esaminare la sicurezza e il rischio relativo della sigaretta elettronica. Nelle otto risposte dedicate a questo tema, l’autore chiarisce l’origine dei casi di malattie polmonari registrati negli Usa e dà una stoccata al principio di massima precauzione.
Una obiezione che viene spesso sollevata ai sostenitori della riduzione del danno è la mancanza di studi a lungo termine. Ci sono voluti decenni per scoprire gli effetti dannosi del fumo – dicono- non sarà lo stesso per il vaping? No, riponde Bates, perché la tossicologia ha fatto passi avanti enormi negli ultimi settant’anni e oggi conosciamo i rischi di particolari esposizioni. “Oggi sapremmo subito – spiega – che il fumo è estremamente dannoso”. Così come sappiamo, da dati sui biomarker di esposizione nel sangue nell’urina e nella saliva dei vaper, che la sigaretta elettronica è molto meno dannosa del fumo. Del 95% meno dannosa, secondo una stima di Public Health England, l’agenzia del Ministero della salute del Regno Unito.
L’autore continua affrontando il tema della cessazione, se le sigarette elettroniche aiutano si fumatori a smettere (sì) e quale dovrebbe essere l’atteggiamento dei sistemi sanitari. Grande attenzione è dedicata alla questione della diffusione del vaping fra i giovani, smentendo la teoria che la sigaretta elettronica sia una porta d’ingresso per il tabagismo e che la nicotina danneggi lo sviluppo cerebrale in età adolescenziale, basata su studi sui topi. “Negli ultimi sessant’anni – spiega Bates – milioni di adolescenti che usavano la nicotina sono cresciuti diventando fumatori e oggi continuano a usare nicotina o hanno smesso del tutto. Se esistesse un effetto cognitivo dannoso della nicotina per gli esseri umani, è impossibile che non ne avremmo trovato prove negli studi su fumatori, non fumatori ed ex fumatori condotti per decenni”.
Il lavoro si conclude parlando di tutti gli aspetti della regolamentazione dei prodotti a rischio ridotto, del marketing, della pubblicità della vendita e del ruolo dell’industria del tabacco. Le Domande e risposte di Clive Bates sono un documento chiaro, di facile consultazione e pieno di spunti di approfondimento, che possono diventare un punto di riferimento per tutto il mondo della sigaretta elettronica.

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