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“Sì, svapava Thc”, la storia di Daniel che ha subìto doppio trapianto polmonare

In un'intervista esclusiva a Local 4, il giornalista Devin Scillian rivela che il giovane ha ammesso di aver usato liquidi al Thc.

Non si può più nascondere. Daniel ora dice di sì. Sì, svapava. Sì, svapava Thc. E sì, questo lo ha quasi ucciso”. Queste sono le parole di Devin Scillian, il giornalista dell’emittente Local 4 che ha intervistato in esclusiva Daniel Ament, il 16enne di Grosse Point, in Michigan, per il quale si è reso necessario il trapianto di entrambi i polmoni in seguito alle conseguenze della malattia polmonare, collegata con sempre maggiore certezza dagli organi sanitari statunitensi alla vaporizzazione di cartucce illegali con Thc, contenenti acetato di vitamina E, la sostanza ritenuta colpevole di malattie e decessi. L’operazione di doppio trapianto è stata condotta lo scorso 14 novembre dal personale medico dell’Henry Ford Hospital di Detroit ed è nuovamente balzata agli onori delle cronache, probabilmente proprio in seguito all’intervista di Scillian.
Al tempo del trapianto non venne detto cosa il giovane avesse consumato, contribuendo ad alimentare la confusione fra i prodotti con nicotina e quelli illegali al Thc, in gran parte allungati con l’acetato di vitamina E. Una puntualizzazione che avrebbe potuto essere molto utile al pubblico. Lo stesso giovane, riferisce sempre Scillian, ha inizialmente mentito ai genitori e ai medici sia sul fatto che svapava che sul consumo di Thc, prima di ammetterlo nell’intervista.
A scanso di equivoci, il servizio di Local 4 non è costruito per scagionare l’uso della sigaretta elettronica, tutt’altro. Si parla in maniera allarmante genericamente di “vaping”, ripercorrendo la vicenda straziante del giovane Daniel e delle quattro ore di operazione che gli hanno consentito di sopravvivere e di come sta di nuovo imparando a respirare. Eppure il giornalista non può esimersi da buttare lì, a un certo punto la frase “Sì, svapava. Sì, svapava Thc”, che curiosamente, nel testo dell’articolo che correda il video è stata riportata come “Sì, svapava nicotina. Sì, svapava Thc”.
Ma, per quanto lanciata in maniera quasi casuale, l’affermazione non può che aprire scenari molto diversi a chi ha seguito la vicenda della crisi di malattie polmonari negli Usa. Cioè quello dei liquidi con Thc tagliati con acetato di vitamina E, che dalla primavera del 2019, come spiegato in uno studio del Dipartimento della salute delle Stato di New York, hanno invaso il mercato americano. E il fatto che il povero Daniel Ament sia minorenne, dunque impossibilitato ad acquistare le cartucce al Thc dalle rivendite legalmente autorizzate, corrobora l’ipotesi che proprio il mercato nero sia la fonte dalla quale si è approvvigionato. La vita di questo giovane non sarà mai più la stessa ed è importante dare la giusta informazione per evitare che vi siano nuovi casi come quello di Daniel Ament.

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