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Sigarette elettroniche, la Nuova Zelanda prende a modello l’Europa

Presto una legge che regolamenterà il settore del vaping. Il governo ha preso a modello la Tpd e il principio autorizzativo Aams.

Una legge ricalcata sul modello europeo. La Nuova Zelanda si appresta a introdurre nuove regole di vendita e diffusione della sigaretta elettronica. Due i punti fermi già concordati: il divieto ai minori e il blocco alla pubblicità. In fase di discussione è invece la possibilità di liberalizzare la vendita dei gusti al tabacco, menta e metolo, lasciando invece soltanto ai negozi specializzati l’esclusività di commercializzare i rimanenti aromi attraverso una apposita autorizzazione. Altra ipotesi al vaglio: introdurre il divieto di svapo laddove sia vigente il divieto di fumo.
Deborah Hart, portavoce dell’organizzazione neozelandese per il controllo del tabacco, ha dimostrato soddisfazione per l’impatto che le sigarette elettroniche stanno avendo sulla salute: “È semplicemente il fattore di contrasto più dirompente contro il fumo degli ultimi decenni. Sta sfidando l’affermazione del tabacco da fumo sul mercato della nicotina. Abbiamo tra le 150 e le 200 mila persone in Nuova Zelanda e la stragrande maggioranza di loro sono ex fumatori o fumatori che cercano di smettere“.
Tra le nuove norme, anche la notifica al Ministero della Salute dei liquidi da immettere sul mercato e controlli di sicurezza sulla composizione.

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