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Oms e sigarette elettroniche, il Regno Unito è pronto a dare battaglia

La nostra posizione, ha detto il sottosegretario Churchill, è che hanno aiutato fumatori che non avrebbero smesso altrimenti.

Ancora una volta, probabilmente svapatori e sostenitori della sigaretta elettronica dovranno far affidamento sul Regno Unito per difendere le ragioni della riduzione del rischio e del danno da fumo nelle sedi delle istituzioni sanitarie internazionali. Le recenti esternazioni dell’Organizzazione mondiale di sanità – partendo dal Rapporto sul tabacco pubblicato lo scorso luglio, passando per il Q&A diffuso poche settimane fa, fino alle dichiarazioni del direttore generale di martedì – lasciano purtroppo poche speranze. L’organizzazione non fa mistero di preferire una soluzione proibizionista e tutto sembra stare preparando la strada per l’assalto alla diligenza, che probabilmente avverrò nel corso della prossima Conferenza delle parti della Convenzione quadro sul controllo del tabacco, che si terrà in Olanda il prossimo novembre.
In quella sede, però, il governo britannico sarà pronto a difendere la sua scelta di utilizzare la sigaretta elettronica per sconfiggere il tabagismo. Questo è quanto è emerso nel dibattito parlamentare del 3 febbraio scorso. Il deputato David Jones ha presentato un’interrogazione al Ministro della salute, chiedendo “quale sarà la linea del governo sui sistemi elettronici di somministrazione della nicotina durante la nona sessione della Conferenza delle parti della Convenzione quadro sul controllo del tabacco dell’Oms”. La risposta del sottosegretario per la prevenzione, la salute pubblica e le assistenze primarie Jo Churchill è stata netta. “I nostri funzionari – ha detto – continueranno a comunicare la posizione del governo del Regno Unito sulle sigarette elettroniche. Cioè che, sebbene non innocue, le sigarette elettroniche hanno aiutato a smettere di fumare alcuni fumatori, che non avrebbero smesso con altri mezzi. Abbiamo introdotto un quadro regolatorio adeguato e continuiamo a monitorare le evidenze scientifiche sulle e-cigarette”.
Jones ha chiesto anche se la posizione assunta dall’Oms sugli Ends avrà un impatto sulle politiche del Ministero della Salute. “L’Organizzazione mondiale della sanità – ha spiegato Churchill – raccomanda di regolamentare le sigarette e elettroniche in modo di impedire l’accesso a questi prodotti ai non fumatori e ai minori. Il nostro quadro regolatorio lo prevede”. E poi ha ancora ribadito come il vaping abbia aiutato molti fumatori a uscire dal tabagismo. Saranno quindi queste le posizioni che il governo del Regno Unito, con la forza dei suoi numeri e dei suoi studi, porterà al tavolo del Cop 9 il prossimo novembre.

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