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Esposto in Procura, replica Philip Morris: Bat plaudiva riduzione accisa, oggi ha cambiato idea?

“La posizione espressa oggi è diametralmente opposta a quella apertamente dichiarata dalla stessa società nove mesi fa, quando i vertici aziendali plaudivano all’intervento legislativo ora contestato".

Con riferimento all’esposto menzionato da British American Tobacco, interviene anche Philip Morris Italia e intende precisare quanto segue: “Stante che le indagini sono tutt’ora in corso, non riteniamo appropriato fornire ulteriori commenti in questo momento. Ci preme comunque sottolineare che l’azienda prende sul serio il rispetto della legge e ha procedure e controlli ad ampio spettro che disciplinano le interazioni di dipendenti e consulenti con i funzionari governativi. Philip Morris Italia intende cooperare pienamente con le autorità”.
In merito alla riforma delle accise, approvata nel 2018 ed intervenuta sia sulle accise delle sigarette elettroniche che dei prodotti a tabacco riscaldato, Philip Morris Italia ribadisce che: “La nostra azienda ha una visione molto chiara: eliminare le sigarette, sostituendole con prodotti innovativi senza combustione. Una visione che nasce ed è sempre stata sposata dall’Italia, permettendo investimenti su tutta la filiera che hanno portato migliaia di posti di lavoro e che consentiranno di crearne altri nei prossimi anni. Comprendiamo che questa radicale trasformazione si scontri con chi ha visioni molto diverse dalla nostra e vorrebbe mantenere lo status quo. Auspichiamo che questo cambiamento positivo del settore non venga ostacolato, a beneficio degli oltre 11 milioni di fumatori italiani che altrimenti continuerebbero a fumare”.
E aggiunge: “La posizione espressa oggi da Bat è diametralmente opposta a quella apertamente dichiarata sui media dalla stessa società nove mesi fa, quando i vertici aziendali plaudivano all’intervento legislativo ora contestato in quanto avrebbe permesso di rendere più accessibili ai fumatori adulti prodotti senza combustione, con effetti positivi anche nella lotta all’illecito. Inoltre – conclude Pmi Italia –  si ricorda come la modifica apportata nel 2018, sia un intervento legislativo proposto e approvato dal Parlamento”.

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