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Studio, la sigaretta elettronica ha aiutato gli europei a smettere di fumare

Una ricerca di Farsalinos sui dati Eurobarometro 2017: l’uso dell'e-cig è associato a una probabilità cinque volte maggiore di aver smesso di fumare.

Esiste una forte correlazione fra utilizzare quotidianamente la sigaretta elettronica ed essere un ex (e non un attuale) fumatore. La dimostrazione, che concorda con precedenti lavori scientifici, viene da uno studio condotto da Konstantinos Farsalinos dell’Onassis Cardiac Surgery Center e da Anastasia Barbouni della Scuola di salute pubblica di Atene e pubblicato sulla rivista Tobacco Control. Il cardiologo greco ha ritenuto necessaria questa ricerca perché nel 2018 un altro studio analizzò i dati dell’Eurobarometro 2014, concludendo che la sigaretta elettronica di fatto rallentava la cessazione dal fumo in Europa. Ma, spiega Farsalinos, tanto lo studio quanto le conclusioni erano viziati dal fatto che il sondaggio europeo del 2014 metteva tutti gli ex fumatori insieme e dunque un’ampia maggioranza di questi aveva smesso ben prima che le e-cigarette arrivassero sul mercato.
Per questo i due ricercatori greci hanno preso in esame il sondaggio Eurobarometro del 2017, che invece chiedeva esplicitamente quando era avvenuta la cessazione, consentendo di analizzare gli ex fumatori che avevano smesso nel periodo in cui la sigaretta elettronica era già disponibile. E quindi di capire se è uno strumento che ha aiutato a smettere di fumare. Con questo criterio, i risultati sono molto incoraggianti. Dal lavoro emerge, infatti, che l’uso quotidiano della sigaretta elettronica era associato a una probabilità cinque volte maggiore di aver smesso di fumare nel periodo 2015-2017 e tre volte maggiore in quello 2012-2015. Un altro dato importante rilevato nello studio à che l’uso dell’e-cigarette era estremamente raro fra gli ex fumatori che avevano smesso prima della comparsa delle sigarette elettroniche. A dimostrazione del fatto che lo strumento non causa un ritorno “all’abitudine inalatoria” per questo tipo di ex fumatori.
Secondo gli autori, questo studio fornisce una ulteriore prova scientifica che bisognerebbe incoraggiare i fumatori che non riescono o non vogliono smettere con altri metodi, a passare alla sigaretta elettronica. “Purtroppo – commenta amaramente Farsalinos – l’attuale clima a livello globale è così intimidatorio da scoraggiare i fumatori a passare al vaping, mentre i vaper ricadono nel fumo per timori sulla propria salute”. Una cosa che contraddice, secondo il medico greco, le ricerche sul profilo sicurezza/rischio dello strumento elettronico e la sua efficacia come sostituto del fumo. “Sfortunatamente – conclude Farsalinos – l’emotività, il dogmatismo e la politica stanno avendo la meglio sulle prove scientifiche e questo è un danno per la salute pubblica. Spero che le autorità europee prenderanno in considerazione questo e molti altri studi e prendano le misure necessarie per contrastare la disinformazione sulle sigarette elettroniche”.

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