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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dall’1 al 7 febbraio

Il Regno Unito conquista la palma di paladino della riduzione del danno: nonostante le pressioni dell'Oms non arretra di un passo. Il governo: "Ci fidiamo di Public Health England".

Gran BretagnaPlymouth: ospedale vieta il fumo, ma permette il vaping nei locali interni
Il Derriford Hospital di Plymouth ha rivisto le regole che dal 2016 vietavano qualsiasi forma di fumo all’interno per permettere l’utilizzo della sigaretta elettronica. L’ospedale è così passato dall’essere “privo di tabacco” a “privo di fumo”. Le autorità sanitarie hanno motivato la decisione con la dichiarazione di Public Health England (PHE), secondo cui il vaping è del 95 per cento meno dannoso del fumo. Allo studio anche l’ipotesi di distribuire sigarette elettroniche usa e getta per aiutare i pazienti e le loro famiglie ad abbandonare la sigaretta tradizionale. Chissà se questa scelta di Plymouth farà scuola, in uno Stato che può a buon diritto considerarsi pioniere nelle politiche di supporto della sigaretta elettronica come strumento per la riduzione del danno e per l’affrancamento dalla dipendenza dal tabacco. Ma certo testimonia come, pur in tempi di informazione sensazionalistica sul vaping, chi ha a cuore le sorti della salute pubblica può compiere scelte dettate dalla consapevolezza scientifica.

Ospedale inglese vieta il fumo ma consente la sigaretta elettronica

 

Gran BretagnaE il governo ribadisce: mai una legge contro le sigarette elettroniche
Vicende come quella dell’ospedale di Plymouth sono la conseguenza di coraggiose politiche governative, ribadite dagli esponenti politici anche di fronte alle fobie demagogiche tanto di moda di questitempi. Una testimonianza ancora in questa settimana. Rispondendo a una interrogazione parlamentare, la sottosegretaria alla salute Blackwood ha sottolineato come non sia all’ordine del giorno un provvedimento di chiusura nei confronti delle sigarette elettroniche. E che, soprattutto, non ne sarà vietato l’uso neppure negli ospedali.

Regno Unito, il governo: “Non vieteremo la sigaretta elettronica negli ospedali”

 

GreciaStudio: la sigaretta elettronica ha aiutato gli europei ad abbandonare il fumo
Esiste una forte correlazione tra il quotidiano utilizzo della sigaretta elettronica e l’essere un ex (e non un attuale) fumatore. È il risultato di uno studio coordinato da Konstantinos Farsalinos dell’Onassis Cardiac Surgery Center e da Anastasia Barbouni della Scuola di salute pubblica di Atene, pubblicato sulla rivista Tobacco Control. La ricerca è basata sui dati del sondaggio Eurobarometro del 2017, che ha permesso di valutare il comportamento degli ex fumatori nel periodo in cui la sigaretta elettronica era già presente sui mercati. L’esito ribalta quello di un precedente studio basato su un sondaggio che conteneva dati riferiti a ex fumatori che avevano smesso prima dell’arrivo dell’ecig e che per questo risultava falsato. “Purtroppo l’attuale clima a livello globale è così intimidatorio da scoraggiare i fumatori a passare al vaping, mentre i vaper ricadono nel fumo per timori sulla propria salute”, ha commentato Farsalinos, augurandosi che le autorità europee prendano in considerazione il suo nuovo studio per rafforzare le politiche sanitarie antifumo, anche attraverso l’utilizzo della sigaretta elettronica.

https://www.sigmagazine.it/2020/02/studio-sigaretta-elettronica/

 

UsaEntrato in vigore il divieto di Trump sugli aromi nelle pod per sigarette elettroniche
È entrato in vigore il 6 febbraio il divieto di vendita di pod, cartucce da inserire in una batteria, precaricate con liquidi da inalazione con aromi diversi dal tabacco e il mentolo. Si tratta della misura annunciata all’inizio dell’anno dall’amministrazione Trump per scoraggiare la diffusione del vaping fra i più giovani senza tuttavia pregiudicare il settore industriale e le potenzialità dell’ecig come strumento dei consumatori adulti per affrancarsi dal fumo.

Stati Uniti, operativo divieto aromi nelle pod per sigarette elettroniche

 

UsaHahn (Fda): bene il divieto di Trump, ma continueremo a monitorare la situazione
Il nuovo commissario statunitense per la Food and Drug Administration (Fda), Stephen Hahn, ha difeso il divieto parziale della sigaretta elettronica deliberato dall’amministrazione Trump, aggiungendo che intraprenderebbe ulteriori azioni per fermare lo svapo di adolescenti qualora necessario. Hahn aveva già sottolineato “il potenziale ruolo che le sigarette elettroniche possono avere per aiutare i fumatori adulti a passare completamente dal tabacco combusto a una forma meno rischiosa di erogazione di nicotina”. Ora, nella sua prima intervista con un media nazionale (il Washington Post) dopo la sua nomina a dicembre, Hahn ha spostato l’accento sul fatto che le restrizioni alle vendite riguardino i prodotti più popolari tra i giovani e ha assicurato che la Fda monitorerà attentamente la situazione: se i minori passeranno al mentolo, l’agenzia prenderà ulteriori provvedimenti con lo scopo di arginare il fenomeno. Giova ricordare che la questione del vaping giovanile è controversa: studi più recenti (la scorsa settimana ne abbiamo citati due) sostengono, dati alla mano, che tale fenomeno sia più frutto di un sensazionalismo politico-mediatico che di reali comportamenti dei minori.

UsaConfronto fra Congresso e industria del vaping, un’occasione persa
I vertici delle principali aziende produttrici del vaping sono stati ascoltati in settimana dai membri della Commissione per energia e commercio della Camera dei rappresentanti Usa. Durante l’audizione “Vaping in America: e-cigarettes manufacturers’ impact on public health” sono stati interpellati K.C. Crosthwaite di Juul Labs, Ricardo Oberlander di Reynolds American, Ryan Nivakoff di Njoy, Antoine Blonde di Fontem U.S. e Jerry Loftin di Logic Technology Development. Dai resoconti emersi, è apparsa un’occasione persa, da parte pubblica ma anche delle imprese, per impostare il confronto sul vaping su basi scientifiche e tirarlo fuori dalle secche dell’approssimazione e del populismo, che tanto danno sta facendo all’industria di settore Usa e soprattutto alla salute pubblica degli americani. Sigmagazine racconta come sono andate le cose.

Congresso Usa mette sulla graticola produttori di sigarette elettroniche

 

SvizzeraUn referendum contro la legge che equipara il vaping al fumo
Gli operatori del vaping protestano contro la legge che assimila i prodotti atti alla vaporizzazione alle sigarette tradizionali e scelgono la via istituzionale del referendum per provare a ribaltare una normativa che, al momento, è in vigore solo a Ginevra e Basilea, mentre la legge federale è ancora in discussione. La legge vieta l’utilizzo di sigarette elettroniche ai minori e nei luoghi al chiuso in cui vige analogo divieto contro il fumo e prevede anche norme più rigide per la pubblicità, fino all’oscuramento delle vetrine per impedire il contatto visivo fra i potenziali clienti e gli oggetti. Per poter indire il referendum occorre raccogliere 5.294 firme entro il 4 marzo.

 

Corea del SudNel 2019 è sceso dello 0,7% il numero dei fumatori
Diminuisce la vendita di sigarette in Corea del Sud. Secondo i dati forniti dal ministero dell’Economia e della Finanza, nel 2019 si è registrato un calo delle vendite dello 0,7% rispetto all’anno precedente. Una diminuzione non enorme, tuttavia un incoraggiante passo in avanti per una paese dell’Asia, continente in cui il fumo di tabacco è ancora molto diffuso. Le autorità indicano tra le cause della flessione le campagne antifumo del governo e l’aumento dei prezzi dei pacchetti di sigarette. Resta il dubbio che i dati potrebbero essere di gran lunga migliori se le stesse autorità aprissero alla sigaretta elettronica come strumento per la riduzione del danno.

 

UsaIntervista a Local 4: svapava Thc il 16enne americano colpito da polmonite
Svapava utilizzando Thc Daniel Ament, il 16enne di Grosse Point in Michigan per il quale si è reso necessario il trapianto di entrambi i polmoni in seguito alle conseguenze della malattia polmonare. La conferma arriva da Devin Scillian, il giornalista dell’emittente Local 4 che ha intervistato in esclusiva il giovane dopo l’operazione. Al tempo del treapianto i medici avevano evitato di rivelare cosa Ament avesse consumato, mentre i media colpevolizzavano il vaping e la sigaretta elettronica.
Ora invece gli organi sanitari statunitensi collegano i casi negli Usa alla vaporizzazione di cartucce illegali con Thc, contenenti acetato di vitamina E, la sostanza ritenuta colpevole delle malattie e dei decessi. Sigmagazine ricostruisce la vicenda di Ament attraverso l’intervista di Local 4.

“Sì, svapava Thc”, la storia di Daniel che ha subìto doppio trapianto polmonare

 

UsaIl diritto nel vaping e nel tabacco in un seminario di due giorni in California
Si svolgerà martedì 11 e mercoledì 12 febbraio a Irvine, in California, il quarto simposio E-Vapor and Tobacco Law. Il seminario affronterà in due giorni le questioni legali relative alle industrie del vapore elettronico e del tabacco in una fase particolarmente critica come quella attuale.

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