L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 9 al 15 febbraio

Il Regno Unito si conferma il più fervido sostenitore della sigaretta elettronica tanto che il governo di Sua Maestà non avvierà alcuna indagine in merito a Evali. Intanto dagli Stati Uniti una ricerca sui motivi che frenano i fumatori a passare all'e-cig.

Regno UnitoIl governo non aprirà indagini sull’e-cig e continuerà a sostenerla
Il governo britannico non avvierà alcuna indagine sulla sigaretta elettronica sulla base delle vicende americane. Lo ha detto il sottosegretario per la prevenzione, la salute pubblica e le assistenze primarie inglese Jo Churchill intervenendo in sede parlamentare. Churchill ha spiegato che le stesse autorità sanitarie statunitensi hanno accertato che i casi di malattie polmonari e i decessi a esse correlati non erano dovuti all’utilizzo della sigaretta elettronica ma del tetraidrocannabinolo e dell’acetato di vitamina E. Il Regno Unito continuerà a sostenere la sigaretta elettronica come principale strumento di riduzione del danno da fumo, ha concluso il sottosegretario. Qui l’articolo di Sigmagazine.

Regno UnitoIn Scozia la sanità pubblica promuove l’e-cig per smettere di fumare
Una campagna informativa contro il fumo nella quale la sigaretta elettronica gioca un ruolo da protagonista. L’ha ideata e attuata l’istituto di sanità pubblica scozzese, attraverso la distribuzione di volantini in tutte le strutture pubbliche ospedaliere. La campagna si indirizza in particolare a quei fumatori che non sono riusciti a smettere attraverso i metodi alternativi tradizionali, ai quali viene indicata la sigaretta elettronica come lo strumento più efficace per affrancarsi dalla schiavitù del tabacco.

Scozia, la sanità pubblica consiglia la sigaretta elettronica

 

UsaMaryland, verso il divieto anche dei liquidi aromatizzati destinati ai sistemi aperti
Il Maryland sarà il primo Stato americano a vietare anche i liquidi aromatizzati destinati ai sistemi aperti che sono esenti dal bando varato dall’amministrazione Trump. Il divieto federale riguarda infatti i sistemi elettronici per la somministrazione di nicotina (Ends) a cartuccia, ritenuti capaci di attirare maggiormente i giovanissimi. Anche nel caso del Maryland restano tuttavia esclusi dal divieto i liquidi al tabacco e al mentolo.

RussiaL’Oms organizza consultazione sull’ecig senza invitare i rappresentanti del vaping
Si parlerà di sigaretta elettronica e riscaldatori di tabacco nella “Global consultation on novel and emerging nicotine and tobacco products”, una consultazione organizzata a Mosca il 2 e 3 aprile dall’Organizzazione mondiale della sanità in collaborazione con il Ministero della salute della Federazione russa. Lo scopo: discutere e offrire ai partecipanti indicazioni e strumenti per la regolamentazione di questi prodotti, diffusi ormai in diversi mercati in tutto il mondo. Un confronto sull’ecig al quale, finora, non è stata invitata alcuna delle associazioni di consumatori o di operatori facenti rifermento al settore del vaping. Cosa c’è dunque da attendersi da questa iniziativa è raccontato nell’articolo di Sigmagazine.

Gran BretagnaThe Economist: l’e-cig può essere una svolta per la salute pubblica
Le sigarette elettroniche possono essere una svolta per la salute pubblica, aiutando milioni di persone a smettere di fumare”. È l’avvio di un video realizzato dal prestigioso settimanale britannico sulla sigaretta elettronica, 13 minuti nei quali i redattori, con l’aiuto di esperti e medici, toccano tutti i punti salienti della questione sigaretta elettronica – dalla crisi di malattie polmonari alla cosiddetta epidemia fra i minori degli Usa, dai reali effetti della nicotina all’efficacia dell’e-cigarette per smettere di fumare – con l’intento di sfatare “alcuni miti sui prodotti per la vaporizzazione a base di nicotina che non sono supportati dalla ricerca scientifica”. Di più nel resoconto di Sigmagazine.

The Economist, un video per sfatare i miti contro la sigaretta elettronica

 

IrlandaStudio: svapare in gravidanza non incide sul peso dei neonati
L’uso della sigaretta elettronica durante i mesi di gravidanza non incide sul peso dei neonati alla loro nascita. Il loro peso è infatti lo stesso di quelli nati da madri non fumatrici e superiore a quello dei bambini nati da madri fumatrici. Lo ha stabilito uno studio osservazionale prospettico dal titolo “Electronic cigarettes and obstetric outcomes: a prospective observation study” condotto da Brendan P. McDonnel e Carmen L Regan del Coombe Women and Infants University Hospital di Dublino insieme a Patrick Dicker del Royal College of Surgeon dell’Irlanda. I risultati più approfonditi di questa ricerca, pubblicata sul British Journal of Obstetrics & Gynaecology, nell’approfondimento di Sigmagazine.

La sigaretta elettronica in gravidanza non incide sul peso del neonato

 

UsaI danni a lungo termine della disinformazione sulla sigaretta elettronica
La disinformazione dei media incontra la superficialità dell’opinione pubblica ai tempi dell’informazione spettacolo. Un sondaggio realizzato da Morning Consult e condotto su un campione di adulti americani fra il 28 e il 30 gennaio testimonia quanto i reportage sulla crisi delle malattie polmonari abbia lasciato scorie difficilmente eliminabili. Alla domanda del sondaggio su quali prodotti avessero causato i decessi per malattie polmonari, il 66% degli intervistati ha risposto che le vittime erano da ricondurre all’uso della sigaretta elettronica e solo il 28% ha risposto correttamente che il colpevole erano i cosiddetti e-joint. Dato ancor più preoccupante, in quattro mesi la percentuale di chi ritiene l’e-cig responsabile delle malattie è cresciuta di 8 punti, mentre quella di chi sa come sono andate le cose è scesa di 6. Cioè man mano che i contorni della vicenda si sono chiariti, la disinformazione è aumentata. Sigmagazine approfondisce i risvolti che tale percezione può avere sulla salute pubblica e sui tentativi dei fumatori di smettere attraverso il vaping.

I veri nemici della sigaretta elettronica? Ignoranza e disinformazione

 

UsaE-cig, ricercatori americani indagano i motivi che spingono i fumatori a tornare indietro
L’ecig non dava la sensazione di una vera sigaretta“. È questo il motivo principale che ha spinto un certo numero di fumatori a tornare al tabacco dopo aver provato a smettere attraverso il vaping, secondo uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori della Scuola di salute pubblica della Georgia State University di Atlanta e pubblicato sulla rivista scientifica Drug and Alcohol Dependence. La ricerca ha indagato i motivi per cui alcuni fumatori che erano passati alla sigaretta elettronica hanno smesso di usarla, tornando al tabacco combusto. I risultati non tengono conto delle recenti vicende americane perché lo studio, pur pubblicato questa settimana, risale al 2019 e ricava dati da un sondaggio che si era tenuto fra il 2017 e il 2018. Ma i risultati completi sono comunque molto interessanti e Sigmagazine ne offre un’ampia analisi.

Studio americano: perché alcuni fumatori rifiutano la sigaretta elettronica?

 

GermaniaFurto del secolo di sigarette alla dogana di Berlino
Furto di sigarette del secolo. In un deposito di sicurezza della dogana a Berlino sono stati trafugati 5,2 milioni di sigarette di tabacco. Il colpo è avvenuto nella notte del 26 gennaio scorso ed è stato reso noto solo in questa settimana. Secondo quanto riferisce l’ufficio doganale, evidentemente più adatto a tenere la contabilità che a preservare in sicurezza la merce illegale, la quantità è corrispondente a 26 mila stecche per un peso di 3,4 tonnellate e un danno erariale superiore al milione di euro. Se i ladri fossero anche fumatori, avessero compiuto il furto per fabbisogno personale e consumassero in media un pacchetto di sigarette al giorno, avrebbero sigarette a sufficienza per i prossimi 712 anni.

Gran BretagnaWeekend londinese con il Vaper Expo 2020
Oltre 10 mila visitatori sono attesi in questo fine settimana a Londra per l’edizione 2020 del Vaper Expo. Sabato 15 e domenica 16 nelle sale espositive dell’Olympia London saranno presenti oltre 150 espositori in rappresentanza di 250 marchi per un evento che combina entertainment, retail e business to business.

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