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Coronavirus, Procura di Tivoli: “Uscire per comprare sigarette non è situazione di necessità”

Un uomo fermato a bordo della sua auto mentre percorreva la Cassia Bis in direzione di Viterbo dovrà rispondere anche di falsa dichiarazione a pubblico ufficiale.

Uscire per comprare le sigarette non configura una situazione di necessità. Lo ha deciso il pubblico ministero della Procura di Tivoli rinviando a giudizio un uomo che la scorsa notte era stato fermato a bordo della sua auto mentre percorreva la Cassia Bis in direzione di Viterbo.
Una delle “giustificazioni” più in voga a poche ore dall’uscita del Decreto è proprio la necessità di acquistare un pacchetto di bionde. Ma, secondo la Procura, “le ragioni di necessità devono riferirsi a una situazione determinata da impellenti e non differibili esigenze ovvero di spostamento diretto allo svolgimento di un’attività indispensabile per tutelare un diritto primario non altrimenti efficacemente tutelabile. L’interpretazione non può che essere stringente alla luce della ratio della normativa emessa per prevenire il contagio dal Covid-19”. Oltretutto, i carabinieri hanno appurato la presenza di una rivendita di tabacchi h24 ad una distanza da casa sua inferiore a quella in cui è stato fermato. Avendo compilato l’autocertificazione richiesta per lo spostamento, l’uomo dovrà ora rispondere anche di falsa dichiarazione a pubblico ufficiale.
Il pm ha anche precisato che, vista la situazione d’emergenza, risulta inverosimile che un cittadino non conosca l’esistenza dei divieti “non solo sotto il profilo formale, per il rispetto della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 9 marzo 2020, ma anche perché ne è stata data ampia pubblicità dai mezzi di comunicazione”.
Intanto a Chieti due uomini sono stati denunciati dopo aver detto che avevano sconfinato per acquistare liquidi di ricarica per sigarette elettroniche. Si ricorda che non si può uscire dal proprio comune se non per comprovate esigenze di necessità. Al contrario, è possibile uscire di casa a piedi anche senza alcun motivo provvedendo però a non avvicinarsi a meno di un metro dalle altre persone. Ma il consiglio è, ovviamente, quello di rimanere in casa.

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