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Anche la Spagna chiede che i negozi di sigarette elettroniche restino aperti

All'indomani del lockdown deciso dal governo, l'associazione di operatori Grupo NR3 invita il governo a seguire l'esempio italiano.

L’Associazione spagnola Grupo NR3, che riunisce imprenditori e professionisti del settore della sigaretta elettronica, chiede al governo che i negozi specializzati in prodotti del vaping siano esentati dall’obbligo di chiusura, disposto per fermare la diffusione del coronavirus. “I tabaccai – si legge nel comunicato giunto alla nostra redazione – sono esentiatida questa misura e dunque chiediamo lo stesso trattamento per i negozi di sigarette elettroniche. Il 90 per cento dei nostri clienti sono ex fumatori e, se i nostri negozi saranno chiusi, le possibilità che ricadano nel terribile male che è il tabagismo si moltiplicano”.
La richiesta dell’associazione è stata inviata al Centro per il coordinamento degli avvisi e delle emergenze sanitarie, che dipende direttamente dal Ministero della sanità e del benessere sociale spagnolo, chiedendo “di prendere come esempio il governo italiano che ha esentato dall’obbligo di chiusura tabaccherie e negozi specializzati in prodotti per lo svapo, equiparandoli. La lotta contro il fumo che portata avanti per anni dai governi del nostro Paese – conclude il gruppo NR3 – non può e non deve essere annullata da una decisione che di fatto lascerebbe gli ex fumatori, che con tanta fatica si sono allontanati dal pericoloso vizio del fumo, in una situazione difficile, con il pericolo che ritornino al tabacco per mancanza di approvvigionamento”.

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