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Riscaldatori di tabacco, l’Oms: “Nessuna prova sulla minore tossicità”

Intanto è ufficiale: a causa del coronavirus slitta a data da destinarsi la consultazione globale sulla sigaretta elettronica prevista a Mosca a inizio aprile.

Doveva tenersi a Mosca dal 2 al 3 aprile ma, a causa dell’emergenza coronavirus, la consultazione globale sulle sigarette elettroniche organizzata dall’Oms slitta a data da destinarsi. La decisione è stata presa di concerto con il ministero della sanità russo. La consultazione avrebbe dovuto occuparsi principalmente dei sistemi elettronici per la somministrazione di nicotina (Ends), di quelli senza nicotina (Ennds) e dei prodotti a tabacco riscaldato.
Intanto l’Oms diffonde una scheda informativa sui prodotti a tabacco riscaldato. Già dalle prime righe tende a evidenziare che “gli HTP (prodotti a tabacco riscaldato, ndr) non devono essere confusi con le sigarette elettroniche/ENDS. Gli HTP riscaldano il tabacco per generare nicotina e non sono “Vape products” come spesso indicato dalle industrie del tabacco. Le sigarette elettroniche/ENDS riscaldano un liquido contenente nicotina e non contengono tabacco. Quelle che non contengono nicotina sono chiamate “electronic non-nicotine delivery systems” (ENNDS)”. E poi aggiunge qualche considerazione sulla normativa e sulle leggi che ne dovrebbero regolare la vendita e l’utilizzo (“dovrebbero essere regolamentati come prodotti del tabacco in linea con le linee guida dell’OMS”) ma soprattutto un parere sulla eventuale dannosità. E qui ci va pesante. “Attualmente non vi sono prove che dimostrino che gli HTP siano meno dannosi dei prodotti del tabacco tradizionale. Gli HTP contengono sostanze chimiche che non si trovano nel fumo di sigaretta e possono avere effetti sulla salute. Una valutazione indipendente dei dati dell’industria  mostra che più di 20 sostanze chimiche nocive e potenzialmente dannose sono presenti in misura significativamente più elevata negli HTP rispetto al fumo di sigaretta. Inoltre, questi prodotti sono altamente variabili e alcune delle sostanze tossiche presenti in questi ultimi sono cancerogene (cioè possono causare il cancro negli esseri umani)”.

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