© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
“È un momento difficile, non solo per noi commercianti di sigarette elettroniche ma per il mondo intero. Occorre resistere quindici giorni con pazienza ma soprattutto con responsabilità civile”. Antonella Panuzzo, presidente dell’associazione UniEcig, invita i suoi colleghi a rimanere con le serrande abbassate. “E come me spero abbiano fatto tutti i rivenditori di sigarette elettroniche d’Italia. Certamente c’è stata una disparità di trattamento con i tabaccai. Ma siamo due realtà ben distinte. E guardiamo il lato positivo: lo Stato in questo modo ha scritto nero su bianco che noi non siamo tabaccai. Per me, e per i commercianti che rappresento, è una medaglia da appuntare al petto”. Anche il mio negozio da questa mattina è chiuso. E chi invece oggi ha deciso di aprire il negozio? “Il decreto – chiosa Panuzzo – parla chiaro: i nostri negozi non rientrano tra quelli in deroga. Poi magari nelle prossime ore il governo farà dietrofront, non lo so, ma per adesso l’obbligo per tutti noi è di tenere chiuso”.