L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

Bbc: la sigaretta elettronica aiuta a dire addio per sempre al fumo

Nick Hopkinson, direttore della British Lung Foundation, intervistato dalla rete televisiva: "Il vaping è molto, molto più sicuro del fumo".

Lo sforzo per convincere i fumatori a passare alla sigaretta elettronica nel Regno Unito ha guadagnato nuovo slancio in questi giorni di allarme per il coronavirus Sars-cov-2. In un momento in cui tutti sono preoccupati per una pandemia che colpisce i polmoni, devono aver pensato gli esperti di salute pubblica, i fumatori possono forse essere più invogliati a fare un cambiamento in favore della loro salute. Così è nata la campagna virale #quitforcovid che invita a smettere di fumare, anche passando al vaping.
E proprio ieri la rete televisiva nazionale Bbc One ha trasmesso una puntata di Health Check UK Live dedicata allo strumento di riduzione del danno da fumo, “che può aiutare – spiega il giornalista – a dire addio per sempre alle sigarette”. Il servizio racconta un’esperienza iniziata prima dell’allarme covid-19 ed è la storia di Ace, un giovane barista che fuma tra le 40 e le 60 sigarette al giorno. Ha provato più volte a smettere, racconta ai microfoni della Bbc, sia con i cerotti che con le gomme alla nicotina. “Non funzionavano – spiega – mi davano le vertigini e così sono sempre tornato a fumare”.
Ace viene portato dal dottore Nick Hopkinson, il direttore medico della British Lung foundation, l’associazione britannica degli pneumologi. Hopkinson è un sostenitore dei benefici del passaggio alla sigaretta elettronica per i fumatori. “Fumando – afferma – si inalano catrame e monossido di carbonio, che sono sostanze estremamente tossiche. L’e-cigarette funziona riscaldando un liquido, senza combustione e non contiene, o contiene a livelli molto, molto inferiori, le sostanze chimiche tossiche presenti nel fumo”. Per questo, afferma, “svapare è molto, molto più sicuro del fumo”. I fumatori, continua il medico, cercano la nicotina e le sigarette elettroniche la forniscono senza le tossicità del fumo, sottolineando che in ogni caso chi non fuma non deve nemmeno svapare.
Ma torniamo ad Ace. Hopkinson lo sottopone al test del monossido di carbonio e i risultati sono così scioccanti che il giovane barista si convince a provare la sigaretta elettronica. In un video-diario registra tutte le fasi del passaggio, compresi i momenti di difficoltà, perché smettere di fumare, richiede sempre molto impegno. Dopo un mese, Ace rincontra il giornalista della Bbc. Nel frattempo, però, anche nel Regno Unito sono entrate in vigore le misure anti covid-19 e dunque i due si sentono a distanza in videochiamata. “Mi sento molto meglio di quanto mi aspettassi – racconta Ace – ho molta più energia e riesco a fare tanta attività fisica”. Il giovane è entusiasta, spiega che sta gradualmente riducendo la nicotina ed è convinto che non tornerà mai più a fumare.
Molti medici – commenta il servizio – sono convinti che la sigaretta elettronica possa essere il punto di svolta per molti fumatori che non riescono a smettere”. La storia di Ace lo conferma ed è particolarmente importante che il passaggio allo strumento di riduzione del danno sia avvenuto proprio in questo momento di allarme pandemico. Peccato però che nel Regno Unito, al contrario dell’Italia, i negozi specializzati di prodotti del vaping siano stati costretti a chiudere e quindi molti fumatori avranno difficoltà a seguire l’esempio di Ace.

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